Una mostra nel cortile dell’Università’

UNA MOSTRA NEL CORTILE DELL’UNIVERSITA’

Attraverso frettolosamente Piazza Università, intenta a raggiungere i negozi dove comprare i regali. Mi volto come d’abitudine a guardare il Palazzo Centrale, che mi piace tanto, e vedo, all’interno del cortile, un albero di Natale e un presepe, e dietro, se lo sguardo non mi inganna, dei quadri in esposizione. Entro e trovo la mostra del pittore naif Gaetano Calogero. Faccio un giro tra i quadri e ne trovo subito un gruppo che mi colpisce. È l’illustrazione di una vecchia storiella in dialetto che mia madre mi raccontava sempre da bimba: sapete quella del re, della figlia e del suo uccellino?

Insomma, capisco che la mostra mi interessa e vado alla ricerca del suo autore. Lo trovo, scambiamo qualche parola e, presentandomi come giornalista di Step1, ottengo di fare una visita guidata di tutta la mostra.

Gaetano Calogero ha 72 anni ed è stato definito un pittore naif perché la sua pittura è spontanea, di getto e non è preceduta dal disegno. L’artista mi spiega che i temi della mostra sono diversi: i paesaggi della periferia di Catania negli anni ’40-’50, i giochi fanciulleschi, la Novena Natalina (chiamata così in onore della moglie scomparsa), il “cantastorie” (una serie di dipinti che narrano storie di vita quotidiana legate alla sua infanzia o a tradizioni popolari ormai perdute) e un gruppo di quadri di tema religioso.
Per ognuno di questi il signor Calogero ha una storia da raccontarmi; è il caso del dipinto intitolato “Le tentazioni”, davanti al quale mi soffermo un bel po’ per ascoltare come, nel 1995, questo  avesse ispirato una donna e l’avesse spinta a cambiare la sua vita. Oppure della nenia “A-omà unn’è” che, vengo a sapere, veniva recitata ai bimbi orfani come consolazione per la perdita della loro mamma.

L’arte del pittore catanese è in due parole quotidiana ed umana. A partire dai bimbi che giocano nelle strade della città, fino ai quadri religiosi, come nell’Annunciazione, dove Maria è una donna intenta a pulire la sua casa, sorpresa dall’Angelo mentre spazza il pavimento.

In occasione di questo Natale Gaetano Calogero ha anche dipinto una veduta di Piazza Duomo in cui esprime un chiaro messaggio alla comunità catanese. L’elefante “sceso” dall’obelisco e posto accanto ad un fuoco rappresenta il sindaco Scapagnini ed un invito per lui ad avvicinarsi al suo popolo dandogli il calore di cui ha bisogno.

La mostra (i cui quadri sono in vendita) è iniziata il 16 dicembre e si concluderà per la Vigilia di Natale. Il mio consiglio è di andarla a vedere per ritrovare l’atmosfera natalizia che, almeno a me, quest’anno manca un po’. Se siete fortunati poi potete chiedere al signor Calogero di accompagnarvi nella visita; lui di certo non vi negherà la sua compagnia e la mostra acquisterà per voi tutto un altro significato

Valentina Civello

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