Un piccolo passo avanti sui progetti per la nuova villa Bellini

E di Oleandro nessuno parlò.
All’incontro di venerdì 22, tra il Sindaco Scapagnini e i rappresentanti delle associazioni contro il progetto di ristrutturazione del giardino Bellini, non è stato toccato l’argomento, così come era stato anticipato, sui lavori che stanno interessando i secolari alberi della salita di Sangiuliano.

Alle 17 i membri del “Coordinamento in difesa della Villa Bellini” erano già presenti in Comune, attendendo di essere ricevuti dal sindaco Scapagnini per un secondo colloquio relativo ai cambiamenti riguardanti il progetto di modifica strutturale della villa.
Il primo incontro, svoltosi il 7 di ottobre, si era concluso con un’apertura da parte dell’amministrazione catanese che aveva accettato di discutere eventuali modifiche al progetto originale.
Questo è stato accolto come un buon inizio dal “Coordinamento”, il quale ha chiesto questo nuovo incontro per ” sentire – dichiara il suo portavoce, Domenico Stimolo – se queste modifiche ci sono e in cosa consistono”.
Riunitisi nella restaurata Sala Giunta del Comune, il sindaco Scapagnini e i rappresentanti del “Coordinamento in difesa della Villa Bellini”, dopo un considerevole ritardo (il Sindaco si è presentato circa un’ora dopo l’orario pattuito per l’inizio della riunione ndr.), hanno iniziato questo secondo colloquio a porte chiuse. La decisione del Sindaco di non far partecipare all’incontro i rappresentanti degli organi d’informazione ha destato qualche polemica da parte dei giornalisti e dello stesso “Coordinamento”, che aveva esplicitamente richiesto, in una lettera inviata in data 14 ottobre, che l’incontro si svolgesse a porte aperte. Comunicazione che, per voce dello stesso Stimolo, “non ha ricevuto alcuna risposta”.

La seduta si è sciolta poco prima le 20 e Grazia Giurato, la prima ad incontrarci, dichiara come si sia arrivati ” a questa disponibilità, da parte del Sindaco, a rivedere il progetto ” ,  e conclude dicendo che “ci sarà un appuntamento nella prossima settimana con i tecnici, indicati dal coordinamento, per vedere come tale progetto possa essere modificato”.
Il suddetto incontro, che si terrà presumibilmente il prossimo martedì, vedrà incontrarsi oltre ai tecnici del “Coordinamento”, i tecnici comunali e la stessa architetto Galeazzi, nella speranza che si giunga ad un accordo definitivo su quello che  Stimolo ha definito “due modelli molto diversi che sono, come mia opinione personale, modelli che riguardano anche gli assetti generali della gestione della città e che non è facile conciliare. Il modello dell’amministrazione è quello di trasformare in maniera strutturale una villa storica, mentre vari riferimenti anche legislativi vanno nella direzione in cui la villa storica deve essere restaurata ma non sconvolta. Il nostro modello – conclude Stimolo –  è quello secondo il quale nella villa debba essere rimosso solo il degrado lasciando inalterato il contesto ambientale ed architettonico che ci è stato tramandato“.

Ma dobbiamo aspettarci, nel “Coordinamento”, una nuova associazione ambientalista attenta ai problemi del verde a Catania? Su questo ruolo dell’associazione il suo portavoce punta a specificare che ” il Coordinamento è nato per la questione riguardante la villa Bellini. Le 26 associazioni e il comitato che lo compongono si sono unite per i fatti che interessano la stessa villa, ma ciò non toglie che, siccome parlare di villa Bellini significa parlare del verde di Catania, il Coordinamento si ponga come interlocutore dei problemi del verde a Catania; questo è un fatto conseguente. E’ un po’ azzardato pensare, al momento,  al Coordinamento come a un soggetto che voglia assumere in vece tutti gli aspetti ambientali della città. In futuro, si vedrà”

Dunque il nostro povero Oleandro per ora rimane nella suo scomoda nuova casa. Dovrà attendere ancora prima di avere una risposta in merito al suo destino e a quello dei suoi cari. Per il momento, tutte le attenzioni sono puntate sulla sorella maggiore.

Comunicato stampa del Comune di Catania

 

25/10/2003

Michele Spalletta

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