Un allenatore ai domiciliari per atti sessuali con minore A denunciarlo una vittima che all’epoca aveva 13 anni

Atti sessuali con minorenne è il reato contestato a B.G. Allenatore di livello nazionale di Pentathlon Moderno e titolare di una palestra di Misterbianco (Catania), a denunciarlo è stata una delle vittime che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 14 anni. Dopo le indagini, su delega della procura di Catania, i poliziotti del commissariato di Nesima hanno eseguito l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari

Stando a quanto emerso finora, i fatti sarebbero stati commessi tra il 2012 ed il 2016. A novembre è stata una vittima a raccontare con dovizia di particolari gli atti sessuali ripetuti nel tempo e compiuti dall’uomo. Forte del suo ruolo, avrebbe attirato la ragazzina con la prospettiva di risultati a livello nazionale approfittando sessualmente della giovane atleta che per timore e vergogna non avrebbe avuto il coraggio di denunciare subito quanto le era accaduto. Nell’atto di denuncia la vittima, oggi maggiorenne, ha riferito di particolari e circostanze assai puntuali. 

L’uomo coinvolto nell’inchiesta è una delle figure di riferimento di una palestra di Misterbianco in cui si svolgono diverse discipline. Esercizi sportivi come il tiro con la pistola laser, la corsa, il nuoto (nella piscina di Nesima) ma anche scherma ed equitazione. Corsi pubblicizzati anche attraverso Facebook con prove gratuite per la prima settimana e locandine che annunciavano la possibilità di partecipare a gare di livello provinciale, regionale e addirittura mondiale. Diverse foto testimoniano una assidua partecipazione di giovanissimi con accanto il loro allenatore, quest’ultimo con un passato da ciclista, con una società di Catania, negli anni ’60 e ’70. L’uomo, a conclusione delle indagini, è stato posto ai domiciliari con il divieto di comunicare con persone estranee al proprio nucleo familiare.

Aggiornamento del 17 febbraio 2022 ore 9.15

La Federazione Italiana Pentathlon Moderno precisa che, al momento, non risulta collaborare con la Federazione e con la nazionale di Pentathlon Moderno alcun tecnico della Regione Sicilia e che, sulla vicenda, sono in corso tutti gli approfondimenti del caso.

La Federazione Italiana Pentathlon Moderno e il Presidente federale Fabrizio Bittner stigmatizzano e condannano fermamente qualsiasi forma di molestia ed abuso, in particolare quelle avvenute nel mondo dello sport ed ai danni di minori, attendendo con estrema attenzione gli ulteriori sviluppi delle indagini per comprendere quanto realmente accaduto. In ogni caso, la FIPM porrà in essere tutte le attività formali, ivi compresa la trasmissione degli atti alla Procura Federale, per far sì che eventuali responsabili vengano sanzionati anche a livello sportivo e disciplinare.

Redazione

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