Un 2013 amaro per la Sicilia con 73 mila disoccupati in più

SECONDO LA BANCA D’ITALIA MENTRE NEL CENTRO NORD SI AVVERTE QUALCHE TIMIDO SEGNALE DI RIPRESA, NEL SUD E NELLE ISOLA L’ECONOMIA CALA A PICCO

di Carmelo Raffa

“La flessione del Pil registrata nel 2013 ha interessato tutte le aree del Paese, ma in modo decisamente eterogeneo tra le ripartizioni. È stata più ampia, e si è accentuata rispetto all’anno precedente, nel Mezzogiorno (-4%; era stata di -2,9 nel 2012); si è attenuato il calo al Centro (-1,8 dal -2,5 dell’anno prima), nel Nord Est (-1,5 dal -2,5 del 2012) e soprattutto nel Nord Ovest (-0,6 dal -2,3 dell’anno precedente)”.

E’ quanto si legge all’interno del rapporto di Banca d’Italia sull’economia ufficializzato e relativo all’anno 2013.

“Per il 2014 – prosegue la nota di Via Nazionale – emergono segnali ancora moderati di ripresa, che sono però ancora differenziati tra le diverse aree. In base agli indicatori disponibili, il riavvio dell’attività delle regioni Centro-Settentrionali non si è ancora esteso a quelle meridionali, riflettendo anche la loro minore apertura agli scambi internazionali”.

Ancora Sud ed Isole fanalino di coda di una Nazione già sofferente. I dati forniti dalla Banca d’Italia non c’incoraggiano certamente ed in infatti descrivono un’Italia Settentrionale e Centrale con moderati segnali di ripresa, ma ciò certamente non ancora al Sud e nella Isole.

La Sicilia continua a sprofondare con altri 73.000 disoccupati in più a fine 2013 e a quanto abbiamo avuto modo di constatare nel 2014 le cose non tendono a migliorare, poiché si constatano tante saracinesche di esercizi commerciali abbassate e tante persone che hanno perso l’occupazione. per non parlare del Prodotto interno lordo, che in Sicilia, dal 2008 ad oggi, ha registrato un calo di circa 14 punti.

Cosa possiamo dire di più? Cosa succede in particolare nella nostra Isola alla cui guida c’è un personaggio che ogni giorno ci riempie di chiacchiere, ma non di fatti? Noi l’abbiamo più volte affermato e lo ripeteremo fino alla nausea: occorre un progetto speciale per la Sicilia e per le zone del Paese disagiate economicamente. Fino ad oggi non abbiamo avuto dalla nostra parte consensi espliciti da dalla maggioranza e dall’opposizione abbiamo racconto una mezza disponibilità dall’ex Portavoce del Pdl E di Forza Italia, Daniele Capezzone, che vuole comunque pronunciarsi su un progetto completo.

Dall’altra opposizione dei Cinque Stelle all’Ars un no comment, forse perché troppo occupati nel gioco di sfogliare la margherita al fine di favorire o non favorire il Governo presieduto da Rosario Crocetta…

Noi comunque ricordiamo con le idee chiare che per ripartire lo sviluppo e l’occupazione nell’Isola una delle soluzioni da adottare potrebbe essere quella di defiscalizzare le tasse per le imprese e per i lavoratori per i nuovi occupati. In tal modo i nuovi occupati dovrebbero percepire un reddito mensile di 1.000 euro netti al mese per trenta ore settimanali di lavoro prestato.

Secondo noi sarebbe una soluzione ottimane ma se altri propongono di meglio si facciano avanti.

 

Redazione

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