Un portale turistico e finalmente un brand, una vera marca liotro. Sono i due strumenti con cui l’amministrazione del sindaco Enzo Bianco intende invertire la tendenza che vede insoddisfatti i turisti in visita a Catania. Almeno a giudicare dalle recensioni sulla città come quelle riportate sulla versione tedesca del portale turistico Tripadvisor e dai dati aggregati di altri siti simili, spiegati a CTzen da Benedetto Puglisi, docente di Destination Management e Marketing al master sul Turismo delluniversità Ca Foscari di Venezia e al dipartimento di Economia delluniversità di Catania.
A gestire l’operazione di rilancio, il delegato comunale al Marketing territoriale Livio Gigliuto insieme agli assessori Valentina Scialfa, con apposita delega, e Orazio Licandro, titolare del Turismo. Una squadra che promette un lavoro parallelo su due fronti: on line, con diversi progetti, e offline, con alcuni passi avanti già a partire dalla stagione che sta per terminare. «È vero che la web reputation (la reputazione on line, ndr) gioca un ruolo molto importante soprattutto nelle scelte che fa l’utente – dice Gigliuto, riallacciandosi all’analisi di Puglisi – Ma è vero anche che questa è solo una parte del marketing territoriale e che non bisogna confondere le recensioni con la soddisfazione del cliente. Cosa che, comunque, dà indicazioni importanti su come gestire e migliorare le cose e va monitorata».
Per questo, spiega Gigliuto, «stiamo già conducendo un’analisi sulla reputazione sul web della città, un lavoro che va fatto sui portali che già esistono». Il riferimento è alla prima novità annunciata: «La realizzazione di un portale turistico comunale, che mostri i punti di forza della città e sia anche uno strumento interattivo». Accompagnato, finalmente, da un brand della città. Un marchio – inteso in senso non solo grafico – che la renda riconoscibile nel mondo. «Un prodotto nel mercato, per essere tale, deve avere un brand e Catania non ce lha. Ha il logo della città, ma non un marchio turistico riconoscibile», diceva a CTzen nella sua analisi Puglisi. «Sul brand stiamo lavorando – risponde Gigliuto – È un tema che mi ha sempre interessato, specie nella sua accezione più ampia e non solo di marchio. Di certo la sua presenza aiuta».
E se il docente della Ca’ Foscari e di Unict prendeva ad esempio il brand disegnato per la Spagna dal pittore Joan Miró nel 1982, impossibile saperne di più sulla nuova immagine turistica della città: «Posso solo dire che si tratterà di uno strumento che speriamo porterà risultati», risponde Gigliuto. Meno mistero c’è invece sul fronte offline delle iniziative turistiche del Comune di Catania per la stagione attuale.
«È stato aperto un info point all’aeroporto, i monumenti comunali sono stati resi visitabili tutti i giorni, compresa Pasqua, abbiamo distribuito mappe turistiche e pannelli in città bilingue e in braille – elenca il delegato – È vero che sono elementi di base, ma è vero anche che prima non c’erano». Un risultato che fa il paio con quello dei privati nel settore ricettivo: «Si è registrato negli alberghi cittadini un aumento del 4,5 per cento delle presenze rispetto allo scorso anno – continua Gigliuto – Certo, è sempre possibile migliorare mettendo in piedi dei gruppi, delle task force per capire come accrescere la reputazione on line. Una cosa che già tanti privati sanno benissimo gestire da soli».
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