Turbinio di emozioni in la maggiore

Adoro la musica classica. Ho scoperto da poco questa mia passione, ed armata di buona volontà, ho cominciato a documentarmi sull’oggetto del mio nuovo interesse. L’adoro perché riesce a scuotere gli animi di coloro che l’ascoltano, stupiti, quasi meravigliati dalle forti emozioni che possono provocare una sonata di Chopin, una ballata di Liszt o una ouverture di Mousorgskij. Gioia, ansia, angoscia, malinconia, serenità; queste le sensazioni che deve saper suscitare un’armonia eseguita da mani abili e sapienti. Queste le sensazioni provate dalla sala gremita al concerto pianistico di Francesco Mirabella, venerdì 29 settembre al Teatro Garibaldi a Modica.

Il talento del giovane pianista, nato a Modica poco meno di venticinque anni fa, ha ammaliato il pubblico ed estasiato l’udito di tutti i presenti, che hanno assistito all’esibizione in religioso silenzio. Durante la prima parte dell’evento, Mirabella ha eseguito la « deuxième ballade »  di F. Liszt e successivamente la sonata n.2 op.35 « Marcia funebre » di F. Chopin.

Dopo una breve pausa, allietata da prodotti dolciari tipici modicani, tra i quali il celeberrimo cioccolato preparato secondo l’antica ricetta azteca, il maestro ha proseguito con la seconda ed ultima parte, i « Quadri di un’esposizione » di M. Mousorgskij.

Nello sfondo, teli neri che risaltano le poche rose sul palco; al centro, maestoso ed imponente, un pianoforte a coda affiancato da un leggio, quasi a voler indicare in lui il vero protagonista della serata. Ma le vere interpreti dell’evento sono state le giovanissime, eppur esperte mani del maestro.

Francesco Mirabella è risultato vincitore di diversi premi nazionali  e si è esibito come solista ed in diverse formazioni cameristiche presso importanti associazioni musicali di varie città. E’ stato selezionato tra i migliori allievi dell’istituto “V. Bellini”, in cui ha conseguito il diploma sotto la guida di Giuseppe Cultrera. Che dire…questo ragazzo ha la stoffa per poter diventare, un giorno, un’autorità nel proprio ambito.

Anch’io mi sono ritrovata in mistico silenzio durante l’esibizione di Mirabella, rapita  dal vigore e allo stesso tempo dalla dolcezza delle note. Spesso, durante il concerto, mi sono sorpresa sorridente o turbata a seconda delle diverse tonalità dei brani eseguiti. Ed è questo che la musica deve fare! Deve far gioire, inquietare, colpire…in poche parole, deve far provare delle sensazioni vere. Ed i pezzi classici riescono a coinvolgere grazie al sentimento racchiuso in ogni suono ed espresso in ogni vibrazione.  Questo tipo di musica sembra essere riservato ad un’élite, ma sono i giovani maestri come Mirabella che hanno la possibilità di far riavvicinare i propri coetanei a questo genere. Provate ad accogliere la musica classica in voi, ogni nota sarà un nuovo ed inaspettato brivido sulla pelle.

Eleonora Spadaro

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