Truffa al policlinico, sequestrati 105mila euro a ricercatore Svolgeva attività privata e prescriveva farmaci ospedalieri

Sequestro preventivo e per equivalenti da quasi 105mila euro ai danni di un ricercatore della facoltà di medicina dell’Università di Palermo. Due gli indagati: insieme al ricercatore, infatti, sotto la lente della Procura è finita anche la sua docente di riferimento all’interno del reparto di endocrinologia dell’ospedale policlinico Paolo Giaccone. L’operazione, condotta dai carabinieri del Nas, è andata in porto dopo un’indagine partita dopo un accertamento effettuato il 23 febbraio del 2016 su segnalazione di un dirigente del Dipartimento del farmaco dell’Asp di Palermo. Controllo che ha appurato l’esistenza tra il 2014 e il 2016 di 204 pratiche irregolari su piani terapeutici a base di ormone della crescita (ormone somatotropo). 

Dall’indagine, culminata poi con la richiesta di sequestro da parte del Gip, è emerso che il ricercatore, oltre al suo lavoro a contratto a tempo pieno con il policlinico, svolgeva libera professione all’esterno della struttura e collaborava svolgendo un’attività di consulenza endocrinologica online, anche con la stessa casa farmaceutica che produce il farmaco, molto costoso, che era lui stesso a prescrivere utilizzando il timbro dell’azienda ospedaliera. In particolare è stato verificato che i pazienti venivano visitati anche presso un centro medico privato dal ricercatore, non autorizzato alla specifica prescrizione e che per questo si sarebbe fatto forte della collaborazione della docente universitaria di riferimento, lei sì clinico prescrittore autorizzato dall’assessorato regionale della Salute.

Per i due medici l’accusa è di falso ideologico e abuso d’ufficio. Al ricercatore inoltre è stato contestato il reato di truffa aggravata in danno dell’Università degli studi di Palermo. La somma sottoposta a sequestro è l’equivalente dello stipendio percepito dal ricercatore e grazie al suo contratto di lavoro a tempo determinato e a tempo pieno che lo vincolava all’università negli anni in cui svolgeva senza autorizzazione la libera professione. Tra il 2014 e il 2016 il ricercatore universitario avrebbe prescritto il farmaco a 133 pazienti, per una spesa complessiva vicina agli 850mila euro utilizzando il formulario identificativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo.

Gabriele Ruggieri

Recent Posts

Quanta ipocrisia su Miccichè: cari politici, ecco 3 motivi per cui dovreste drogarvi (di più)

Non vorremmo istigare a delinquere, così, per l’acquisto della cocaina, politici siciliani, fateci una cortesia,…

4 ore ago

Voli sospesi in alcune fasce orarie all’aeroporto di Catania

Nei giorni 21, 22, 23, 28, 29, 30 maggio durante la fascia oraria 00.30-6, e…

4 ore ago

Bici elettriche truccate e non a norma, sequestri e multe della polizia a Catania

Sequestrate 14 biciclette elettriche truccate e multe per i proprietari di altre 22. Sono i…

5 ore ago

Missioni fantasma e giocate al Bingo mentre era al lavoro. Le accuse all’autista di Gianfranco Miccichè

False attestazioni per missioni mai effettuate, ma comunque rimborsate con i soldi dei contribuenti. Presenze…

7 ore ago

È ai domiciliari per estorsione, 63enne evade nove volte. Arrestato dai carabinieri, va di nuovo ai domiciliari

È ai domiciliari per estorsione ed evade nove volte. A San Piero Patti, in provincia…

7 ore ago

Investì un poliziotto nel Messinese, identificato e denunciato il pirata della strada

Identificato anche con l'aiuto delle telecamere di video sorveglianza, il pirata della strada che sabato…

7 ore ago