Via Landolina, nuovo tratto diventa area pedonale Richiesta arriva da commercianti, critici i residenti

Via Landolina diventa area pedonale. La giunta ha, infatti, deliberato sul tratto compreso fra via Vittorio Emanuele e via Valle. «Ma tanto qui non funzionano né Ztl né aree pedonali». Le parole disilluse sono quelle di Nino Ferlito, residente nel centro storico di Catania da oltre 35 anni e componente attivo del comitato residenti della zona. «Non vorrei che questa nuova decisione da parte dell’amministrazione fosse solo un modo per andare incontro alle richieste dei titolari delle attività commerciali, quelli che noi chiamiamo i venditori di alcol, di via Landolina che, da tempo, chiedono che venga chiusa completamente al traffico per farne, in sostanza, un allargamento dei propri locali». 

Nel verbale della deliberazione comunale dello scorso 6 marzo si legge che il progetto della pedonalizzazione del tratto di via Landolina, sottoposto agli assessori dal comandante dei vigili urbani, Stefano Sorbino, rientra «nell’ambito della riqualificazione di vie e piazze cittadine per aumentare la vivibilità in città e permettere alla cittadinanza una migliore fruizione del centro storico con netto miglioramento anche delle condizioni ambientali». A ciò si aggiunge il riferimento a una nota protocollata nel 2017 e sottoscritta da vari commercianti di via Landolina «concernente una proposta di riqualificazione urbanistica della zona già Ztl, con donazione di arredi urbani e contestuale richiesta di chiusura definitiva al transito veicolare». A confermare che dietro questa scelta dell’amministrazione c’è la richiesta dei gestori di alcuni locali della strada è l’assessore alla Mobilità, Rosario D’Agata che parla di «un miglioramento complessivo della zona che interessa tutti i cittadini che usufruiscono di quell’area: dai commercianti ai residenti, dai turisti ai giovani che ci passano le serate. Per le persone che abitano in zona – precisa a MeridioNews – abbiamo assicurato che i parcheggi sottratti in quell’area diventata pedonale saranno garantiti nella zona più a sud della stessa via».

La Ztl nel cuore del centro storico del capoluogo etneo esiste da molti anni «ma solo sulla carta», lamenta Ferlito che, come gli altri residenti della zona, fa i conti quotidianamente con la musica assordante che viene dai locali fino a tardi, con i tavolinetti abusivi che occupano la strada a destra e a sinistra della carreggiata prendendo più suolo pubblico del previsto e con la quasi totale mancanza di controlli da parte delle forze dell’ordine. «Il problema principale è che qui ognuno che gestisce un locale è convinto di poter diventare il padrone del quartiere, anche a causa di chi dovrebbe tutelare il benessere dei cittadini e, invece, glielo permette». Mentre restano appesi ai balconi e alle finestre di molte case del centro storico le lenzuola bianche con gli slogan scritti con grossi pennarelli neri o colorati per riassumere le problematiche e le battaglie dei residenti, la situazione non pare migliorare.

Il problema delle Ztl non rispettate, in cui rientra anche quella di via Landolina, «va avanti da più di una decina di anni – conferma il consigliere della I municipalità Davide Ruffino – e questa nuova micropedonalizzazione non serve a nulla, perché resterà tale solo sulla carta almeno finché le telecamere installate circa dieci anni fa non vengano messe in funzione». Due telecamere posizionate agli ingressi delle aree a traffico limitato e dotate anche di un sistema di rilevamento della targa in grado di riconoscere le auto dei residenti autorizzati che, però, non hanno mai funzionato nemmeno per un giorno «forse – riferisce il consigliere – per un conflitto con il software che nessuno delle amministrazioni, finora, è mai stato in grado di risolvere». L’assessore D’Agata su questo assicura che «stiamo già provvedendo a verificare la possibilità di far funzionare le telecamere e, per rendere concreta la pedonalizzazione della zona, anche ad aumentare i controlli specialmente serali da parte delle forze dell’ordine». 

Approvata la proposta di deliberazione diventata immediatamente esecutiva, nell’area pedonale c’è «il divieto di circolazione per tutti i veicoli ad eccezione dei mezzi di soccorso in emergenza, con il sistema di allarme attivato, e dei velocipedi». I residenti sono critici e amareggiati per non essere stati interpellati per un parere prima della decisione definitiva sul loro quartiere. «Qui dalla sera alla mattina può cambiare tutto e noi non veniamo nemmeno avvisati – prosegue Ferlito – e, adesso, dovrebbero anche cambiare la viabilità della zona perché, già prima di questo ultimo cambiamento, eravamo costretti a imboccare controsenso via Leonardi perché non avevamo altra possibilità per poter rientrare a casa o per parcheggiare le auto dentro ai nostri garage. Salvo poi assistere inermi quotidianamente, specie la sera dopo una certa ora, al continuo via vai di macchine e motorini noncuranti delle limitazioni». Segnalate solo da cartelli, senza alcuna forma fisica di ostacolo, come delle transenne o dei dissuasori mobili. «Da dieci anni, qui la Ztl è per noi residenti una enorme presa in giro rimasta solo un fantasma – conclude il residente – Sono certo che sarà lo stesso anche con l’istituzione di questo nuovo tratto di pedonalizzazione». 

Marta Silvestre

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