Tredicenni rubano in un bar contanti e liquori La titolare sporge denuncia contro le famiglie

Beccati dai carabinieri alle due di notte, mentre contano i soldi appena trafugati da un bar di Zona Ardizzone con accanto bottiglie di liquori. Protagonisti della vicenda sono tre ragazzini di appena 13 anni di Paternò, residenti nel rione e appartenenti, da quanto appurato dalle forze dell’ordine, a famiglie disagiate. Da quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Paternò i tre minori avrebbero fatto irruzione dentro al bar di piazzale Civiltà del lavoro. Uno sarebbe entrato da una finestra nella parte alta della vetrata. Una volta dentro l’esercizio commerciale avrebbe scardinato, danneggiandole, dapprima la porta d’ingresso e successivamente la saracinesca. Il tutto per consentire l’accesso ai due mini complici. 

I ladri avrebbero distrutto le telecamere interne, il modem, messo a soqquadro la sala cucina, nonché provocato altri seri danni alla struttura. I ragazzi alla fine avrebbero portato via 60 euro circa, contenuti nel registratore di cassa, la memoria centrale del sistema di videosorveglianza contenente le registrazioni , oltre che bottiglie di liquori pregiati e la macchinetta che distribuisce i giochi. A scoprire il tutto i carabinieri della compagnia di Paternò che, impegnati in un preciso controllo del territorio, hanno trovato i ragazzini fermi in un parco giochi non distante dal bar intenti a contare i soldi trafugati con accanto le bottiglie. 

L’insolito orario ha spinto i militari dell’Arma ad approfondire. Dopo avere allertato i genitori, le forze dell’ordine hanno informato del fatto la procura per i minorenni di Catania. Avendo meno di 14 anni non sono perseguibili penalmente, mentre la proprietaria del locale avrebbe sporto denuncia contro le famiglie. Nel contempo, il titolare di una gioielleria della zona è andato alla stazione dei carabinieri per effettuare una denuncia contro ignoti per tentato furto. Il commerciante ha trovato una delle saracinesche del negozio sollevata. Non è da escludere che i tre minorenni possano essere gli autori anche di questo gesto, favoriti dal buio pesto della zona, dovuto all’assenza di illuminazione pubblica.

Salvatore Caruso

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