Il Trapani esce sconfitto dalla sfida del Via del Mare contro il Lecce. I giallorossi infatti si impongono per 2-1 e volano a quota quattro punti in classifica, lasciando i granata fermi a tre. Gara tutto sommato equilibrato, in cui a fare la differenza è stato il gol trovato dalla squadra di mister Rizzo poco prima dell’intervallo, situazione questa che ha spezzato le gambe alla formazione siciliana.
I padroni di casa si rendono subito pericolosi con un’incornata di Cosenza che esce a lato, ma al 10’ è Murano a sfiorare il gol, con l’attaccante che però spara addosso a Perucchini. È il 15’ quando Marras si spinge in avanti e mette in mezzo, ma Mancosu respinge la minaccia. Due minuti dopo, Ferretti ci prova dal limite con il portiere avversario che ribatte la conclusione. I granata continuano a spingersi in avanti ancora con Marras, ma Perucchini è ancora protagonista e impedisce all’attaccante di calciare a rete. I giallorossi ci riprovano al 25’, il colpo di testa di Di Piazza, però, non crea grattacapi a Furlan. Dall’altra parte, Ferretti ci prova dalla distanza con la palla che finisce alta, poi Di Piazza lascia partire un sinistro da fuori, col pallone che ha la stessa identica sorte. I salentini guadagnano metri sul campo, e la supremazia territoriale viene premiata subito prima dell’intervallo, quando Torromino salta un paio di difensori accentrandosi e lasciando partire un destro a giro su cui Furlan non può nulla. Si va così al riposo sull’1-0.
La ripresa inizia senza cambi da una parte e dall’altra, passano però pochi minuti e Di Piazza al 48’ trova il gol del raddoppio: l’attaccante leccese si invola verso l’area di rigore e batte Furlan senza troppe difficoltà. Lo stesso giocatore giallorosso è protagonista in negativo appena tre minuti più tardi, quando colpisce da terra con un pugno Marras, l’arbitro lo vede e gli mostra il cartellino rosso. Al 54’, il Trapani accorcia le distanze: l’arbitro concede un calcio di rigore ai granata per un fallo di mano in area, sul dischetto si porta Murano che non sbaglia. Poco dopo, il Lecce protesta per un presunto fallo in area su Caturano, con il signor Robilotta che però non ravvisa gli estremi per concedere il penalty anche ai salentini. I siciliani attaccano a testa bassa, Calori alza il baricentro della squadra con gli inserimenti di Evacuo e Reginaldo, con il brasiliano che colleziona un’occasione con un colpo di testa che però esce a lato. Il finale è molto nervoso, a farne le spese è il presidente del Lecce Sticchi Damiani per proteste, poi i salentini protestano anche per un fallo da ultimo uomo commesso da Rizzo, solamente ammonito. I tre punti, però, restano in Puglia.
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