Trame di genere, teatro sociale al via a San Berillo Un laboratorio da 50 ore per superare gli stereotipi

«Il tema dell’identità di genere può riguardare chiunque, soprattutto nell’ottica della diversità e della complessità, che caratterizza il rione San Berillo». È questo l’argomento centrale del laboratorio gratuito dal titolo Trame di genere. A parlarne è Luisa Sannella, l’operatrice di teatro sociale – che insieme alla collega Mariagiovanna Italia – dedicherà 50 ore di approfondimento al quartiere nel cuore di Catania. Luisa e Mariagiovanna lavorano con Officina Socialmeccanica e sono attive in diversi ambiti. Si sono occupate di temi relativi a maternità, genitorialità, diversabilità, disagio giovanile e identità di genere. «Usiamo diversi strumenti oltre i laboratori – spiegano – per esempio le storie di vita, le interviste e tutto ciò che può narrare le persone e i luoghi che vivono».

Trame di genere arriva a San Berillo dopo la chiusura delle iscrizioni per il laboratorio di video web series condotto dalla regista Maria Arena e conta di rendere protagonisti del laboratorio i residenti del quartiere, insieme a tutti coloro che intendono superare gli stereotipi sulle questioni di genere. L’idea nasce dal progetto Trame di quartiere, tra i vincitori del contest Boom-Polmoni urbani, e di cui MeridioNews è partner, che finanzia progetti su nuovi modelli di sviluppo territoriale. Un format che prevede programmi di riqualificazione dal basso rivolti a coinvolgere residenti, operatori sociali e registi affascinati dal vecchio rione. Spunti interessanti che MeridioNews approfondisce con una delle titolare di Trame di genere, Luisa Sannella. 


Perché avete scelto di affrontare l’argomento dell’identità di genere? E come mai proprio a San Berillo? 

«La tematica ha a che fare con diversi aspetti che riguardano il corpo, l’aspetto biologico, la percezione di sé, il ruolo che ognuno di noi ricopre ma anche aspetti socio-culturali. È un tema multisfaccettato che permette, attraverso il teatro – l’arte che lavora proprio sul ruolo e sul corpo – di fare emergere visioni differenti rispetto a quelle teoriche o logico-discorsive». 

A San Berillo, come sottolinea una delle due coordinatrici del progetto, il concetto di diversità – vissuto come risorsa – è incluso nella realtà del quartiere e può dare visioni diverse contro le logiche di esclusione e l’esperienza di pregiudizi e stereotipi. Perché Trame di genere

«Per richiamare il progetto più ampio e perché le trame hanno a che fare con la narrazione ma anche con gli intrecci relazionali, anche questi obiettivi che ci siamo prefissate. La realtà del corpo in quel quartiere assume un valore preciso: non si tratta solo di un oggetto fisico ma anche di compagno di viaggio dell’esistenza e di quello che si è». 

Il vostro progetto si prefissa altri obiettivi? Se sì, quali? 

«Sicuramente intendiamo costruire delle relazioni attraverso la comunicazione creativa, il linguaggio del corpo, quello della voce, del movimento e della parola. Puntiamo a superare le etichette e i significati letterali, basandoci più che altro sui simboli». 


Qual è il contenuto degli incontri e quali aspetti saranno principalmente curati? 

«Il percorso lo costruiremo insieme ai partecipanti e, dunque, è difficile prevedere come si svolgerà il laboratorio. Sarà una costruzione in itinere che sfrutterà le tecniche del teatro. I contenuti specifici emergeranno dalle persone e dalla relazione che si verrà a creare tra noi e loro». 

 Chi sono i destinatari di Trame di genere?

«Il laboratorio è aperto a tutti, in particolare alla comunità che vive e lavora a San Berillo. Ma, per fare un esempio, sarebbe bello coinvolgere anche i ragazzi universitari, così da non concentrarci solo sull’interno, offrendo una visione esterna di quello che facciamo». 


Quando si svolgeranno gli incontri? 

«Si comincia il 2 marzo con un primo appuntamento di presentazione ma si entrerà nel vivo del laboratorio a partire da giorno 9 marzo. Ci incontreremo ogni mercoledì dalle  ore 18 alle 20, alla casa di quartiere Come Fa, in via Opificio 6. Il laboratorio si concluderà a luglio con una performance all’interno del rione». 

Per partecipare al laboratorio Trame di Genere basta inviare entro il 20 febbraio 2016 la scheda di adesione compilata al seguente indirizzo e-mail: associazione@tramediquartiere.org. La scheda è scaricabile visitando la pagina web
tramediquartiere.org

Giorgia Lodato

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