Tragedia a Rigopiano, anche un pollinese tra i soccorritori  «Tanta la paura e la sofferenza di bambini e anziani»

«In quei momenti ti vengono in mente i tuoi cari, e speri che non succeda mai quello che tu stai vedendo con i tuoi occhi». C’è anche Francesco Solaro tra i vigili del fuoco attualmente nella zona di Teramo per l’emergenza neve. L’uomo, 49 anni, originario del piccolo comune madonita di Pollina, vive a Ponzano Veneto e fa parte del nucleo Saf 2B Reparto Volo Regione Veneto dei soccorritori elicotteristi. È stato, nei giorni scorsi, tra i soccorritori dell’hotel Rigopiano in Abruzzo, struttura investita da una violenta valanga. La squadra di Francesco, successivamente, è subito stata dirottata in provincia di Teramo per raggiungere le abitazioni, con sci e ciaspole, in quanto non si avevano più notizie da una settimana. 

«Noi in elicottero ci spostiamo su tutto il territorio – racconta Franceso a MeridioNews -. Le operazioni di soccorso in questi luoghi sono molto difficili a causa del forte freddo, nebbia e pioggia». Ciò che ha colpito di più in questi giorni il vigile del fuoco è stato vedere la paura, la sofferenza e il disagio di bambini e anziani che a causa del terremoto sono stati costretti a cambiare la loro vita. «La gente in quegli attimi – prosegue Solaro – chiede soltanto di stare loro vicino ed aiutarli anche con una parola di conforto o piccoli gesti». Francesco, al suo secondo giorno di missione, si è trovato in una situazione molto critica. Gli è stato chiesto, a lui e a tutta la squadra, di raggiungere una frazione di un Comune dispersa nel bosco. Lì si trovavano due bimbe, una di nove e l’altra di undici anni, e due anziane, una di ottantaquattro l’altra di settantanove anni. Di loro non si avevano notizie da circa una settimana a causa della neve e della mancanza di energia elettrica. 

«Abbiamo camminato con sci e ciaspole per circa sette chilometri in mezzo al bosco con neve alta un metro e mezzo – ha ricordato Solaro -, c’era tanto freddo e con la presenza di animali selvatici come lupi e cinghiali. Sempre con l’utilizzo del gps. All’andata abbiamo impiegato tre ore, al ritorno due ore e quaranta minuti». Gli uomini sono arrivati in quella frazione intorno alle 20.30 e si sono accertati che tutti stessero bene. Sono ripartiti alle quattro di notte dopo aver riposato al freddo in un magazzino. 

Parole di soddisfazione nei confronti del vigile del fuoco sono arrivate dal sindaco di Pollina, Magda Culotta: «Sapere che un nostro concittadino è in prima fila in un’emergenza di tale portata, riempie d’orgoglio me e tutta la mia comunità. A lui e a tutti i soccorritori – continua il sindaco – va la nostra stima e il nostro affetto». Parlando della situazione che attualmente sta attanagliando il centro Italia il deputato Pd ha sottolineato che: «In questi giorni, nonostante la situazione, l’Italia è stretta intorno a tutti gli uomini e le donne dei soccorsi che stanno facendo l’impossibile per trovare i dispersi». 

Nel frattempo c’è già qualcuno che ha suggerito, su facebook, di dare un encomio a Francesco e la sua squadra: «Ex collega arbitro della sezione Aia di Treviso, compaesano di Ponzano Veneto, molto attivo nel volontariato e nella scuola come genitore – ha commentato Stefano Lecca -. Chiedo alle autorità abruzzesi e venete di prendere in considerazione questa mia segnalazione, affinché sia conferito un encomio a Francesco e alla sua squadra per il lavoro svolto alle pendici del Gran Sasso».

Mario Catalano

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