Un materasso abbandonato da qualche giorno a ridosso della Torre del Vescovo nel cuore di Catania è stato infine dato alle fiamme insieme ad altra spazzatura. «Con il buio non si vedevano i segni del fumo sulla torre. Possibile che i nostri vicini e concittadini si compiacciano ad ammirare i loro rifiuti lungo la strada?», domanda Elvira Tomarchio del comitato popolare Antico corso. «Una città pulita è un luogo in cui c’è meno rischio che interi monumenti brucino», commenta Alessio Marchetti sulla pagina Facebook Lungomare liberato che ha sollevato per prima il caso. Nel frattempo il bene del 1302, spesso al centro delle cronache per lo stato di abbandono in cui versa, su un fianco appare ricoperto di uno strato nero.
Oltre alla fuliggine che sembra ricoprirlo su una parte, alcuni pezzi delle pareti si sono distaccate. «Occorre fare immediatamente una perizia, di sicuro la torre avrà subito qualche danneggiamento», dichiara Salvatore Castro del comitato Antico corso. «La calce della struttura non è fatta per subire le alte temperature di un incendio e – continua – già il bene convive con una spaccatura trasversale dalla cima alla base che andrebbe tenuta sott’occhio dagli esperti». Il rischio adesso «sono gli indebolimenti di un sito che necessita di maggiore attenzione da parte della città», conclude l’attivista.
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