Tonino Asta presenta Palermo-Torino «Prevedo una partita ricca di gol»

«Il Palermo in casa deve cominciare a fare punti importanti, perché altrimenti si fa sempre più difficile per il discorso salvezza». Tonino Asta, ex Palermo e Torino, presenta così la sfida tra rosanero e granata in programma questa sera al Renzo Barbera e che chiuderà il programma dell’ottava giornata del campionato di serie A. «Mi aspetto una squadra un po’ più offensiva, indipendentemente dal tipo degli avversari affrontati finora, rispetto a quella vista nelle ultime giornate». Lo zero alla voce punti conquistati in casa e gol segnati in casa è qualcosa da eliminare subito, perché è vero che i rosa hanno fatto bene in trasferta, ma è altrettanto vero che la salvezza deve necessariamente passare dal Barbera. «Il Palermo non ha fatto molti gol, sicuramente il fatto di stare bassi a livello tattico porta la squadra a dover cercare di trovare delle soluzioni diverse. De Zerbi è giovane e bravo, a mio avviso farà vedere il suo valore».

Il Torino, dal canto suo, ha recuperato Ljajic e potrà così schierare il tridente titolare: «È una squadra molto brava nell’aspettare e ripartire. Ljajic, Belotti e Iago Falque sono molto bravi nello spazio, quindi mi aspetto una partita, da parte dei granata, incentrata su questo copione tattico». Questo match segnerà il ritorno al Barbera proprio per Belotti, recentemente impegnato e a segno con la Nazionale maggiore: «Si tratta di un ragazzo che, anno dopo anno, sta crescendo tanto sotto tutti gli aspetti. Può diventare un attaccante tra i migliori in Italia, se mantiene questa sua qualità che è la caparbietà. Lui inoltre ci mette anche qualità, perché adesso sottoporta si fa veramente rispettare. Sarà un ritorno gradito, ma in ottica italiana può diventare uno dei più forti». L’uomo più in forma del momento, tra i granata, è indubbiamente Iago Falque: «È il classico giocatore che alterna prestazioni positive ad altre meno positive, ma per adesso sta giocando bene. Per fermarlo il Palermo potrebbe utilizzare il 3-4-2-1, con gli esterni pronti ad abbassarsi e a raddoppiare, con i centrali, sugli attaccanti esterni del Torino. Non bisogna marcare a uomo, ma andare subito al raddoppio».

Nelle ultime giornate il Palermo è apparso come una squadra molto in crescita: «Sicuramente è cresciuta indipendentemente da tutto e da mille problematiche. Sappiamo che De Zerbi è un allenatore giovane e a Foggia, col 4-3-3, ha fatto benissimo. Adesso si è adeguato alle caratteristiche dei giocatori e sta cominciando a capire sempre di più le loro caratteristiche, dando al contempo un’impronta di gioco e di ciò che vuole fare. Per la salvezza bisognerà lottare fino all’ultima giornata, ma se dovesse inanellare qualche risultato positivo, l’entusiasmo potrebbe fare la differenza e il Barbera potrebbe nuovamente diventare il fortino dei rosanero». Come hanno dimostrato anche alcuni dei risultati della domenica, non sempre è facile fare dei pronostici, soprattutto quando si torna a giocare dopo la sosta per le Nazionali: «Non sono bravo in queste cose – spiega Asta – ma credo e mi auguro che possa essere un bello spettacolo. Il Torino sta bene e dovrà cercare di fare una gara offensiva, il Palermo ha bisogno di punti, quindi mi aspetto un po’ di gol, senza sapere da che parte può pendere la bilancia».

Siciliano doc, Asta ha vissuto a Torino i momenti migliori della sua carriera (chiusa poi a Palermo), diventando capitano dei granata e venendo anche convocato in Nazionale: «Ho due ricordi belli, ma differenti. A Torino ho giocato cinque anni, raggiungendo la Nazionale e tanti traguardi. A Palermo ho chiuso la carriera ahimè con un infortunio. Però era il tassello mancante, perché da siciliano volevo indossare la maglia rosanero. Sono onorato e orgoglioso di averle vestite entrambe». Adesso Asta è l’allenatore della FeralpiSalò, squadra di Lega Pro, girone B, che sta andando molto bene ed è attualmente quarta, ma a un solo punto dalla vetta: «Stiamo facendo abbastanza bene e sono contento. Siamo in un girone difficilissimo, definito da tutti come una sorta di serie B2 per la presenza di piazze importanti come Venezia, Parma, Padova, San Benedetto, Pordenone e altre. Noi vogliamo fare bella figura, questo è l’obiettivo. Ho una buona squadra e siamo riusciti ad avere tre o quattro giocatori di categoria superiore. Vogliamo dare fastidio alle grandi e trovarci più in alto possibile fino alla fine. Quest’anno – conclude l’alcamese – serve per mettere le basi, l’anno prossimo vogliamo essere protagonisti».

Luca Di Noto

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