“Mi piacerebbe che un giorno di me si dicesse: contraddisse e si contraddisse”. Così Leonardo Sciascia disse di sé. Il grande scrittore siciliano parlava della contraddizione in positivo maturata alla luce della ragione cara agli illuministi. Non è il caso – almeno così a noi sembra – dell’onorevole Ignazio La Russa, fino ad oggi esponente di spicco del Pdl, che al Tg3, a proposito del ‘flop’ di Massimo Costa, candidato sindaco a Palermo di Pdl, Udc e Grande Sud, dichiara: “Abbiamo sbagliato candidato”.
Solo ora La Russa si accorge che nel Pdl si candidano quelli (e soprattutto ‘quelle’) con “la faccia carina”. Addirittura senza “esperienza amministrativa”. Come mai, questa cose, la Russa non le ha dette quando Berlusconi ha ‘compilato’ le liste del Pdl di Camera dei deputati e Senato nel 2008? Che “esperienza amministrativa” hanno certi personaggi ‘trasformati’ in parlamentari – e qualche volta anche in ministri – dal Cavaliere?
Di più: appena qualche giorno fa -come questo giornale ha riportato – La Russa, incontrando il leader dell’Udc, Pierferdinanco Casini, diceva l’esatto contrario di quello che dice oggi: e cioè che “a Palermo Costa è un buon candidato”. Ora, dopo aver isto le prime proiezioni, La Russa ha cambiato opinione.
Un uomo politico tutto d’un pezzo, Ignazio La Russa. Sempre fedele alle proprie idee. Anche se le cambia spesso…
Foto di Ignazio la Russa tratta da it.wikipedia.org
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