Diciannove possibilità di formazione, per altrettanti posti di lavoro. Garantiti in Sicilia. È la formula che ha reso vincente il master Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica in collaborazione tra Terna (gestore delle reti elettriche italiane) e l’università di Palermo, confermato per la sua terza edizione. In contemporanea alle altre sedi di Cagliari e Salerno – le tre città coinvolte nel progetto dell’elettrodotto sottomarino Tyrrhenian Link -, con l’obiettivo di formare, in un’ottica multidisciplinare, nuove figure professionali. I laureati magistrali in materie tecnico-scientifiche (fisica, informatica, ingegneria, matematica, data science) potranno avanzare la propria candidatura fino al 2 settembre. «Nella scorsa edizione, la sede di Palermo ha registrato il maggior numero di candidature, con 101 richieste anche da parte di laureati di altre regioni, quasi triplicando il numero di aspiranti del primo anno – spiega Mariano Ippolito, docente del dipartimento di Ingegneria di UniPa e coordinatore del master – Una crescita che testimonia il successo della precedente edizione e la qualità del lavoro svolto. Di cui, nel ruolo di direttore, vado particolarmente fiero».
Dopo la valutazione delle candidature e il processo di selezione per i 19 posti disponibili a Palermo, prenderanno il via le lezioni: con inizio fissato per novembre e della durata di 12 mesi. Il percorso di formazione – dal totale di 60 crediti formativi – si articolerà in dieci moduli personalizzati in base alle esperienze accademiche dei partecipanti più un primo modulo di allineamento iniziale delle conoscenze di base. Oltre a laboratori di programmazione e attività pratiche sul campo. Concluso il master, gli studenti riceveranno da Terna una lettera di impegno all’assunzione con contratto a tempo indeterminato, «nella stessa città sede del corso di master», sottolinea il docente. In qualità di esperti di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, sistemi di analisi e regolazione, gestione degli apparati di campo, sistemi di Automazione di Stazione (SAS) e Sistemi IoT di Stazione.
Un’occasione per i giovani del Sud Italia, legata alla progetto dell’elettrodotto sottomarino Tyrrhenian Link: un collegamento lungo circa 970 chilometri e dal valore di quasi quattro miliardi di euro, che unirà Campania, Sicilia e Sardegna, agevolando l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. «Un’operazione complessa – spiegava già lo scorso anno il coordinatore Mariano Ippolito – perché queste fonti non sono modulabili, hanno un certo grado di incertezza che rende complesso il corretto funzionamento del sistema. Affinché sia davvero smart serve quindi digitalizzare la rete, unendo alle competenze ingegneristiche tradizionali quelle delle nuove tecnologie informatiche. Senza dimenticare quelle manageriali, per capire come definire e gestire queste nuove procedure».
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