Una foto con pane, nutella e tanta leggerezza, alle 9.36; un’altra, alle 11.24, con toni istituzionali e ringraziamenti per i pompieri che, per tutta la notte, sono intervenuti per mettere in sicurezza gli immobili pericolanti e soccorrere gli abitanti dei paesi colpiti dal terremoto. Protagonista il ministro degli Interni, Matteo Salvini, che si è attirato decine di commenti critici e accuse di menefreghismo sul proprio profilo Facebook. Un passo falso per il capo del Viminale, che della comunicazione via social ha fatto il proprio principale mezzo di promozione.
«Prenditi un aereo e fatti una passeggiata nel Catanese, altrimenti il pane e nutella ti va di traverso di quanti làstimi ti stamu mannannu», commenta con sarcasmo Rossella. La tesi che maggiormente è sostenuta è quella di un presunto disinteresse nei confronti delle sorti dei siciliani, quasi un tuffo nel passato in cui il leader della Lega era accusato di razzismo per le dichiarazioni fatte nei confronti del Mezzogiorno. Un periodo che fino a ieri sembrava appartenere a un’era superata, considerato il successo che negli ultimi mesi il Carroccio ha registrato anche in Sicilia, ma che di colpo sembra essere ritornato sulla scia dei danni causati dalla scossa di magnitudo 4.8 e dal timore che i terremoti, originati dai movimenti all’interno e sotto l’Etna, possano non essere finiti. «Il nostro Santo Stefano è iniziato invece con gli incubi – scrive Andrea, riprendendo il testo del primo post di Salvini -. Se ci fosse stato il terremoto al Nord questo soggetto, che oggi è vicepremier e ministro dell’Interno, sicuramente sarebbe stato nei luoghi colpiti, magari indossando una tuta della protezione civile, giusto per un selfie da condividere poi sui social. Ai siciliani ammaliati dalle sirene leghiste consiglio di riflettere». Tra i commentatori c’è anche qualche amministratore locale, come Filippo Drago, il sindaco di Aci Castello, entrato nella Lega e poi fuoriuscito in aperta polemica con i vertici del partito nell’Isola. «E la Sicilia?», chiede il primo cittadino.
Come detto, quasi due ore dopo il primo post, il ministro degli Interni ha pubblicato un nuovo messaggio, questa volta completamente dedicato a quanto accaduto alle pendici dell’Etna. «Grazie agli oltre cento vigili del fuoco che da stanotte stanno lavorando fra le macerie dopo i crolli per il terremoto in provincia di Catania. Fortunatamente non ci sono morti, ma solo feriti lievi», scrive Salvini. Per poi promettere: «Vi terrò aggiornati, un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri». Un cambio di tono che per molti ha rappresentato una toppa malriuscita, anche se c’è chi comunque mostra di non avere perso fiducia nel capo del Viminale. «Io sono catanese ma non capisco che c’entra il fatto che Salvini fa colazione con il terremoto … mica se non fa colazione non veniva il terremoto», è parte del post pubblicato da Annarita.
Infine, c’è chi si spinge più in là e pensa che in realtà più che di poca sensibilità si sia trattato di un brutto scherzo causato dalla tecnologia, e nello specifico dalla possibilità data da Facebook di programmare l’orario di pubblicazione dei contenuti: nella foto in cui Salvini si ritrae mentre fa colazione, sullo sfondo c’è un orologio che indica un’ora diversa da quella del post.
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