Terremoto del ’90, è stallo sui contenziosi Niente rimborsi dall’agenzia delle Entrate

Brutte notizie per i contribuenti che attendono i rimborsi per il terremoto del 13 dicembre 1990 in Sicilia: l’agenzia delle Entrate non ha ancora predisposto la restituzione. Né sembra che la situazione si sbloccherà a breve, dopo le notizie dello scorso marzo di un imminente abbandono dei contenziosi da parte dell’ente. Che, invece, continuano. Ne danno notizia i parlamentari del Partito democratico Giuseppe Zappulla e Giuseppe Berretta, quest’ultimo già sottosegretario alla Giustizia nel governo di Enrico Letta.

«Ci spiace dover constatare che gli uffici territoriali dell’agenzia delle Entrate stiano inopinatamente proseguendo il contenzioso con i contribuenti che hanno invece pieno diritto a ottenere i rimborsi per le imposte pagate nel triennio dal 1990 al 1992», afferma il parlamentare. Il rimborso del 90 per cento delle imposte versate – Irpef, Ilor e versamenti Iva – secondo la legge 289 del 2002 spetterebbe per il triennio fiscale successivo all’evento sismico anche alle imprese delle province di Catania, Siracusa e Ragusa, colpite da quello passato alla storia come terremoto di Santa Lucia e già oggetto di una legge speciale per la ricostruzione.

Le istanze ammesse, alcune centinaia, sono però quelle relative ai versamenti fiscali delle persone fisiche. Per le imprese «si è in attesa di un pronunciamento della Commissione europea, che ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia. La restituzione delle somme sarebbe da considerarsi aiuto di Stato», spiegava lo stesso Berretta a luglio del 2012, all’indomani di una interrogazione parlamentare nella quale ricevette rassicurazioni dall’allora governo di Mario Monti. Ma i contenziosi dell’agenzia delle Entrare, da allora, non sono mai stati ufficialmente chiusi.

Eppure a supporto dei contribuenti ci sono «vari precedenti giurisprudenziali, con sentenze della corte di Cassazione». Come ribadito dall’ultima sentenza sul caso, lo scorso ottobre, pronunciata dalla commissione tributaria di Siracusa che disponeva anche il pagamento ai cittadini delle spese processuali da parte dell’agenzia statale, in misura di 500 euro. Tanto che lo stesso Berretta, lo scorso 10 marzo, annunciava: «Abbiamo ricevuto garanzie da Attilio Befera, direttore dell’agenzia delle Entrate, sull’abbandono dei contenziosi».

A un mese di distanza la situazione è in stallo. Poche e paradossali le certezze in questa vicenda che si protrae da vent’anni: sono esclusi dalle agevolazioni, e quindi dai rimborsi, tutti i cittadini e le aziende che non hanno mai presentato ricorso entro il 31 marzo 2008. Mentre chi ha evaso potrà mettersi in regola versando solo un 10 per cento del dovuto.

Leandro Perrotta

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