Termini Imerese, nulla di fatto per il rilancio industriale

IL GOVERNO REGIONALE SI DEVE IMPEGNARE DI PIU’ VERSO ROMA PER GARANTIRE INTERVENTI CONCRETI VERSO LA NOSTRA ISOLA

di Carmelo Raffa

Il Signor Marchionne e la sua Fiat, nonostante i benefici ottenuti tempo per tempo dallo Stato italiano con provvedimenti continui che hanno consentito alla stessa casa automobilistica torinese non solo di sopravvivere, ma addirittura di impiegare i soldi guadagnati addirittura negli Stati Uniti d’America – grazie alla benevolenza degli italiani che pagano tante tasse – hanno abbandonato Termini Imerese. 

I sindacati del settore promuovono iniziative continue. Ieri una delegazione della Cisl ha incontrato anche il Cardinale e Arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, dal quale ha ricevuto “solidarietà e vicinanza al dramma vissuto a motivo della disoccupazione” e lo stesso Cardinale ha constatato “la mancanza di interlocutori politici concreti che si facciano realmente carico di una vera e propria progettualità della Regione”. La Uil ha lanciato una petizione on-line, presente anche su facebook, perché: “Letta deve far cambiare idea a Marchionne su Termini Imerese”.

Le proteste non sono mancate culminando anche col blocco della circolazione autostradale. Il Governo nazionale non deve pensare soltanto ad allungare il periodo di erogazione degli ammortizzatori sociali, ma a ridare dignità ai lavoratori che non sono vicini alle pensione.

Per fare ciò occorre defiscalizzare totalmente in Sicilia e nelle aree depresse del Paese le nuove assunzioni estese alle riassunzioni di lavoratori colpiti a causa di smantellamento delle proprie aziende. Se gli industriali vecchi e nuovi sentiranno il profumo dei soldi saranno sicuramente allettati ad investire.

Su questo punto dovrebbe intervenire anche la Regione. Lo Stato non può – come sembra – prendersi per il 2014 – quasi un miliardo di euro dal Bilancio regionale senza dare nulla in cambio. Il Governo nazionale dovrebbe garantire non soltanto un impegno concreto, se non per riaprire lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, almeno per avviare la reindustrializzazione di quest’area. O un’ipotesi di sviluppo alternativa alla stessa industria.
Servono interventi per la Sicilia. Anche a questo serve il Governo regionale.

 

Redazione

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