Termini Imerese, nessuna ‘cementificazione’, ma realizzazione dell’Interporto

NELL’ARTICOLO CHE ABBIAMO PUBBLICATO STAMATTINA ABBIAMO UN PO’ IRONIZZATO SULL’ASSENZA DELLE ‘AUTORITA’ DOPO LA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO FIAT. DETTO QUESTO, OLTRE CHE SUI LAVORI PORTUALI, QUESTA BELLISSIMA CITTA’ DOVREBBE PUNTARE SU CULTURA E TURISMO. PARTENDO DALLA VALLE DELL’IMERA

Un nostro amico della Cisl ci ha chiamato per sottolineare che il convegno di domani non annuncerà alcuna ‘cementificazione’ del territorio di Termini Imerese. La cosa ci tranquillizza.   

Il convegno organizzato per domani dalla Filca Cisl e dalla Feneal Uil sarà incentrato, infatti, sugli sbocchi occupazionali per il settore edile, legati alla realizzazione dell’interporto di Termini Imerese ed alle opere indicate dall’Accordo di programma quadro su Termini Imerese.

L’accordo di programma quadro siglato ad ottobre del 2011 da Regione siciliana, Provincia, Comune di Termini Imerese, Rfi, società degli Interporti, Consorzio Asi di Palermo, Area di sviluppo industriale, Anas, Consorzio Imera sviluppo 2010 e SoSviMa ed aggiornato a luglio di quest’anno, prevede interventi in gran parte relativi all’infrastrutturazione del territorio, alla realizzazione di opere stradali e di urbanizzazione primaria, a lavori di messa in sicurezza delle infrastrutture già esistenti.

In sintesi, sono interventi che riguardano concretamente il settore edile, come molti di quelli collegati alla realizzazione dell’Interporto.

Per essere precisi, l’articolo che abbiamo pubblicato stamattina era un po’ ironico. Forse siamo stati fraintesi. Noi abbiamo di porre il tema dell’industria a Termini che a noi sembra abbandonato. (foto tratta da totoburrafato.it)

Non ci sembra che, su questo versante, ci sia stato un grande impegno né da parte del Governo regionale, né da parte di Confindustria.

Con rispetto parlando, dopo la chiusura dello stabilimento Fiat abbiamo visto solo chiacchiere e Cassa integrazione.

Quanto all’Accordo di programma, è bloccato da due anni. Sbloccheranno i lavori? Saremo i primi a complimentarci.

Detto questo, sempre a nostro modesto avviso, Termini Imerese, con la prossima Programmazione dei fondi strutturali europei, dovrebbe puntare su beni culturali e turismo. Valorizzando un ambiente in buona parte ancora integro e l’area archeologica della Valle dell’Imera, che, sempre a nostro modesto avviso, è unica al mondo.   

Redazione

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