In una partita di tennis ci sono un vincitore e uno sconfitto. Vero, fino a prova contraria. Nelle gare disputate questa mattina al circolo Sporting Village di Bonagia, ad esempio, si fa fatica a trovare qualcuno che abbia perso perché, di fatto, hanno vinto tutti. Grazie all’incontro di orientamento al tennis paralimpico nell’ambito del progetto «Tennis per Tutti» promosso dalla Fit Sicilia ha vinto lo sport. In qualità di strumento di aggregazione e portatore sano di valori positivi: «Lo sport fa rima con integrazione e abbattimento di ogni barriera – ha sottolineato Gabriele Palpacelli, presidente del Comitato Regionale della Federazione Italiana Tennis – la partecipazione di queste persone meno fortunate ci sta regalando momenti davvero emozionanti e il loro sorriso sulle labbra, in aggiunta all’impegno che stanno mettendo in questa attività, ci sta facendo capire tante cose».
Ad esempio che lo sport, il tennis in questo caso, riesce a costruire ponti solidi e sicuri e a unire – simbolicamente ma anche nella realtà – normodotati e diversamente abili. Tutti possono fare sport e tutti hanno il diritto di praticarlo: «La giornata di oggi è una celebrazione dello sport – aggiunge Palpacelli – dopo il tennis in carrozzina che ha dato lustro alla sessione mattutina ci sarà una prosecuzione nel pomeriggio con la partecipazione di diversi ragazzi e ragazze della Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici per soggetti con disabilità intellettivo-relazionale, ndr). Un altro momento importante e ricco di contenuti. Un altro momento di gioia e serenità. Siamo molto contenti del successo di questa iniziativa, frutto del lavoro portato avanti in questi mesi dal Consiglio regionale e in particolare dal Consigliere Gaetano Alfano, artefice di questo progetto».
E Alfano, presente anche lui oggi allo Sporting Village dove contestualmente si sono svolti gli incontri della seconda giornata della Coppa delle Province riservata ai nati dal 2009 al 2011, è entrato nel merito dell’iniziativa finalizzata a valorizzare il connubio sport-disabilità. «Il progetto (introdotto la settimana scorsa da uno stage ad Agrigento, ndr) ha un anno e finora ha coinvolto le province di Palermo, Caltanissetta e Catania ma questo non significa che non sia aperto alle altre province». L’appuntamento odierno è solo la parte visibile di un lavoro che, dietro le quinte, coinvolge diversi operatori specializzati. E che un giorno – è questo il sogno che coltiva Alfano – potrebbe portare alla nascita di un centro a Palermo. Un polo aggregativo che possa contribuire alla diffusione e alla promozione dello sport per tutti.
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