L'impresa, dopo l'inchiesta che ha portato ai domiciliari i due imprenditori catanesi, ha scelto Tuccio Pappalardo come presidente dell'organismo interno. In passato l'ex funzionario di polizia, oltre a essere stato capo della squadra mobile di Catania, è stato questore a Palermo e Messina
Tecnis, Costanzo e Bosco lasciano cda Organismo di vigilanza a ex direttore Dia
Si liberano due caselle nel consiglio d’amministrazione della Tecnis spa. Gli imprenditori Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice si sono ufficialmente dimessi dall’incarico che ricoprivano all’interno della società leader nel settore degli appalti. La decisione arriva a una settimana dall’inchiesta della Procura di Roma denominata Dama nera, che ha tolto il velo su un presunto giro di mazzette e corruzione tra funzionari pubblici, imprenditori e politici. Oltre a Costanzo e Bosco, finiti agli arresti domiciliari, l’ordinanza di custodia cautelare ha coinvolto altre otto persone tra cui l’ex sottosegretario del governo Prodi Luigi Meduri e cinque dirigenti dell’Anas. Tra questi Antonella Accrogliano ribattezzata la dama nera, la funzionaria avrebbe avuto un ruolo chiave nella distribuzione del denaro.
La Tecnis nell’ambito della riorganizzazione intera ha deliberato anche la nomina dell’ex direttore nazionale della Direzione investigativa antimafia Tuccio Pappalardo come presidente dell’organismo di vigilanza. «Una scelta che dimostra ulteriormente la volontà del gruppo di portare avanti il lavoro intrapreso – commentano dall’azienda -, nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza». L’ex funzionario di polizia, in passato capo della squadra mobile di Catania, ha ricoperto anche il ruolo di questore a Palermo e Messina.
Durante l’ultimo vertice aziendale Tecnis ha deliberato anche la riduzione del numero dei componenti del cda che passano da cinque a tre. Con le dimissioni di Costanzo e Bosco a rimanere in carica sono Riccardo Acernese, come presidente, e Giovanni De Pra, mentre è entrato come nuovo membro Roberto Arcidiacono. Lo scorso agosto aveva invece lasciato il suo ruolo il manager Giulio Stanzione.
Aggiornamento del 19 novembre 2021:
In data 13 novembre 2018, il tribunale di Roma, a seguito di rito abbreviato, ha emesso per Luigi Giuseppe Meduri sentenza di assoluzione divenuta irrevocabile in data 11 giugno 2019.