C’è la grazia della danza di Romeo e Giulietta e c’è il vigore del ballo dei Tamil. C’è la bacchetta giovane del talentuoso direttore d’orchestra Omer Meir Wellber e c’è quella del grande Gabriele Ferro, direttore musicale del Massimo. C’è il gospel e c’è il cunto di Mimmo Cuticchio, c’è il jazz e c’è la musica popolare, c’è il cinema muto che prende a prestito le note di un’orchestra e c’è lo scrittore che racconta l’anima di una città.
C’è tutto questo e molto di più nel fittissimo programma di appuntamenti presentati dal Teatro Massimo per il periodo natalizio. Dal 5 dicembre al 6 gennaio, il Massimo per tutti propone un calendario di manifestazioni per tutte le età, per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Sessantasette appuntamenti che hanno preso il via ieri con l’accensione dell’albero e e con un concerto dell’Orchestra del Massimo diretta dal Omer Meir Wellber.
Domani, alle 12, in programmala visita guidata del Teatro Massimo in compagnia del sindaco, Leoluca Orlando. Nel pomeriggio, alle 17.30, nella sala Onu, un concerto intitolato Deboli passioni, barocco e quintetto di mandolini che avrà per protagonisti il Quintetto a pizzico Nomos (Raffaele Pullara e Mauro Schembri mandolino – Flavio D’Ambra e Giovanni Confaloni chitarra – Andrea Scime’ contrabbasso) e l’Ensemble Suono Antico (Lia Battaglia soprano – Gioacchino Comparetto flauto dolce – Lorenzo Profita clavicembalo – Andrea Rigano violoncello).
Lunedì 8 dicembre, sempre alle 17.30, nella sala Onu, ancora un concerto intitolato Variazione di bravura che avrà per protagonisti altri allievi del Conservatorio Bellini: Giovanni Migliore (violino), Roberta Marino (clarinetto) ed Emanuela Spina (pianoforte).
Martedì 9 dicembre, alle 18, sempre nella sala Onu, Io giuro il mio amore sulla luna: il coreografo Massimo Moricone presenta la sua versione del balletto Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev che debutterà al Massimo il prossimo 18 dicembre.
«Si delinea in maniera sempre più chiara la nuova idea di Teatro che vogliamo realizzare – sottolinea il sovrintendente Francesco Giambrone – un teatro sempre più aperto e accogliente, che ha come obiettivo un significativo aumento della produttività, un uso costante di tutte le sale e l’impegno di tutte le masse artistiche della Fondazione. Durante le feste,- continua Giambrone- il Teatro Massimo si pone come luogo di incontro e come istituzione musicale di riferimento del territorio, accogliendo anche i talenti più brillanti che si stanno formando nella nostra regione, protagonisti della scena dei prossimi anni grazie a un progetto di sinergia con i conservatori».
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