«Solo promesse bugiarde. Il sindaco Bianco ha festeggiato, ma qui non si è risolto niente». Salvo Agosta è il portavoce dei lavoratori precari del teatro Massimo Bellini che oggi hanno deciso di occupare gli spazi dell’orchestra per protesta.
«Ieri sera – aggiunge Agosta, aderente alla Snalv, Sindacato autonomo lavoratori e vertenze – abbiamo avuto un incontro con il direttore amministrativo che ci ha detto che dal 19 non dobbiamo venire più perché la finanziaria regionale non c’è ancora e non ci sono i soldi per pagarci».
E’ l’ennesima azione di protesta dovuta alle incertezze che contraddistinguono il loro futuro lavorativo. «Non solo i lavoratori precari da oltre 20 anni non completeranno il mese di marzo come era stato loro assicurato – continua Agosta – non hanno neanche ricevuto lo stipendio per il mese di febbraio. Da domani quindi siamo fuori e non sappiamo che fine faremo. E’ assurdo perché il lavoro c’è e i soldi pure, ma dicono sempre di aspettare la finanziaria regionale».
Insieme a loro anche i lavoratori cosiddetti stabili, stanno protestando perché non ricevono il dovuto stipendio da circa tre mesi.
«I lavoratori hanno sempre ricevuto il sostegno di tutti, ma in realtà non sono aiutati da nessuno – sottolinea il segretario regionale Snalv-Confsal, Antonio Santonocito -Tutti parlano, ma nessuno fa niente. Sono mesi che facciamo pressioni e che chiediamo di sbloccare una volta per tutte la posizione lavorativa che questi artigiani, lo ribadiamo, hanno maturato il diritto al contratto a tempo indeterminato già tanti anni fa».
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