Aveva scambiato la plastica per meduse, ingerendone una gran quantità. È stata l’equipe di veterinari, biologi e operatori dell’Area marina protetta a recuperare una tartaruga marina nelle acque di Marettimo, isola delle Egadi. Ieri, perfettamente ristabilita, è stato nuovamente liberata in mare aperto.
L’esemplare di Caretta Caretta è stato ribattezzato Achille ed era stato trovato circa un mese fa da alcuni diportisti, nel canale che separa Marettimo dal resto dell’arcipelago, a poche miglia dalla costa, in grave difficoltà. Durante la degenza, la tartaruga ha eliminate con le feci una grande quantità di plastica.
Proprio per sensibilizzare i più piccoli sull’educazione ambientale, e in particolare sulle minacce alle tartarughe marine, gli operatori dell’Area marina protetta hanno organizzato un evento per bambini, il Tartaworld, nell’ambito del progetto Tartalife. «La partecipazione a questi eventi – spiega il direttore, Stefano Donati – ha un valore educativo incalcolabile per tutti quelli che possono ammirare questi meravigliosi animali. Un grazie speciale alla Capitaneria di Porto per il supporto pratico in mare e al diving “Blue Tek”, per le riprese subacquee durante la liberazione e l’immersione in mare della tartaruga».
La liberazione è avvenuta da un gommone dell’Area marina protetta, da parte di due operatori nativi dell’isola, con il supporto della Capitaneria di porto e di alcuni volontari dell’isola.
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