Svegliare Catania? Proviamo con le percussioni

Come svegliare Catania? Come scuotere la città da quel torpore che non le permette di sfruttare le sue enormi potenzialità e che la fa apparire ogni giorno più brutta e spenta? Il prossimo 5 giugno si proverà a farlo con i suoni e la creatività di 100Tamburi per la città, «una passeggiata per Catania capace di convogliare svariate realtà presenti sul territorio in nome di un grande cambiamento attraverso la musica, la danza, la giocoleria e i colori». Così viene definita, nel programma, la parata musicale che sabato partirà alle 16 da piazza Roma verso viale XX Settembre sino all’incrocio con via Etnea, per poi proseguire e concludersi in piazza Duomo.

Patrocinata dal Comune di Catania e organizzata dalle associazioni Macondo – Centro per il rilancio culturale e sociale e WAMA (West African Music Accademy), in collaborazione con le associazioni Miamo, Alessandra Famoso Event Manager e l’associazione L’arte creativa del massaggio e del benessere, 100Tamburi per la città vuole essere un modo pacifico per manifestare all’insegna dell’allegria e del ritmo incalzante dei tamburi, per promuovere il cambiamento del capoluogo etneo attraverso l’arte.

Ne parliamo con una delle promotrici e organizzatrici dell’evento, Romina Adorno, ex studentessa della facoltà di Scienze per la comunicazione internazionale e percussionista e cantante all’interno del gruppo di musica africana Farasibà.

Romina, qual è lo scopo della manifestazione?
«L’intenzione è quella di richiamare la popolazione catanese a scendere in piazza e suonare, anche con strumenti non convenzionali come pentole, padelle, fischietti, trombette, all’unisono un unico ritmo. Lo scopo è il cambiamento di una città che sta morendo poco a poco e per fare ciò bisogna essere in tanti, ma in armonia, senza armi né violenza. Le nostre “armi” saranno la creatività, la musica, la danza, la giocoleria, l’arte in genere e tutto ciò che crea gioia».

Sono tante le cose che devono cambiare nella nostra città …
«Varie sono le macrocategorie interessate: cultura, società, ambiente, benessere e istruzione. Si vuole proporre un cambiamento non solo a livello ambientale, di salvaguardia del patrimonio architettonico e storico catanese, di rilancio dei giovani artisti catanesi, di salvaguardia del mercato equo-solidale e locale, ma si mira anche ad un risveglio delle coscienze vero e proprio, a incoraggiare giovani e non più giovani a curare il proprio corpo e non riempirlo di sostanze tossiche, nutrirlo con cibo sano e genuino. L’arte è una delle poche pratiche che permette all’uomo il raggiungimento del proprio equilibrio fisico, mentale e spirituale e proprio per questo 100Tamburi veicola il messaggio attraverso tutte le sue forme più particolari, prima tra queste la musica».

Com’è nata l’idea della parata musicale?
«L’idea è nata dopo una giornata di prove nell’accademia WAMA, in via Pistone 29. Farasibà è il nome del gruppo che studia nel centro WAMA. I componenti del gruppo sono gli stessi gestori del centro, me compresa, e proprio finite le prove, ad aprile, a me ed al direttore artistico del gruppo, Cristian Spallino, è venuta questa idea che con grande gioia siamo riusciti a portare a termine».

In una frase, qual è il messaggio della manifestazione?
«La manifestazione auspica il risveglio popolare per aiutare una città che necessita di essere valorizzata, con la creatività come strumento di rinascita».

Catania come accoglierà questo messaggio? Avete previsioni sulla partecipazione? E avete in programma di ripetere l’esperienza?
«Spero che Catania accolga bene l’iniziativa. Le partecipazioni sul web oscillano dalle 500 alle 800 presenze, senza contare la pubblicità porta a porta, il volantinaggio serale e la promozione nel resto della Sicilia, che abbiamo fatto anche grazie a diversi sponsor che hanno permesso la stampa delle locandine e vari enti privati che ci hanno offerto uno scambio di servizi, quindi credo che saremo parecchi. Questa parata sarà la prima di una lunga serie, abbiamo intenzione di far diventare la manifestazione un appuntamento fisso al pari della festa di Sant’Agata».

La parata inizierà il 5 giugno alle ore 16 con partenza da piazza Roma verso viale XX Settembre sino all’incrocio con via Etnea per poi proseguire e concludersi in piazza Duomo.

Agata Pasqualino

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