Cento partecipanti venuti da tutta Italia, un dislivello di 1032 metri di quota e un terreno tra i più difficili che un atleta possa affrontare: la sabbia vulcanica dell’Etna. Sono state queste le premesse dell’edizione zero dell’Etna K1 Vertical Kilometer che si è svolta ieri pomeriggio nella splendida cornice di Etna Nord.
Il Vertical Kilometer (letteralmente chilometro verticale) è una specialità della corsa in montagna che prevede un percorso in salita con forti pendenze e un dislivello di circa un chilometro. La gara è stata ideata e organizzata da tre atleti linguaglossesi – Francesco Mangano, Melania Caggegi e Salvatore Ragonese – grazie al supporto di Etna Trail Asd che da oltre dieci anni si occupa della realizzazione di eventi sportivi sull’Etna. La competizione ha coinvolto cento partecipanti e ha interessato il versante Nord dell’Etna con partenza dal piazzale di Monte Conca (1782 metri s.l.m.) e arrivo presso l’osservatorio Vulcanologico Pizzi Deneri (2806 metri s.l.m).
«Non ci aspettavamo di certo tutta questa partecipazione per l’edizione zero e siamo molto contenti di questo risultato – dichiara a MeridioNews Francesco Mangano, uno degli ideatori e organizzatori dell’evento – Abbiamo pensato questa gara avendo alle spalle la nostra esperienza da atleti. Mi è dispiaciuto non gareggiare – confessa – anche perché si tratta di una gara unica nel suo genere, mai fatta prima sull’Etna: è un po’ la sintesi di tutte le gare che si fanno sul vulcano visto che racchiude, in pochi chilometri, tutte le sue caratteristiche dalla sabbia al paesaggio lunare senza vegetazione», conclude l’atleta che a giugno è stato il vincitore dell’importante Supermaratona 0-3000.
In effetti, quello che gli atleti hanno dovuto affrontare ieri è stato un duro percorso di 3.10 chilometri, per 1032 metri di dislivello, tutto in off-road, caratterizzato da sentieri lavici su pendenze fino al 35 per cento. Una gara che si è svolta quasi totalmente in verticale, come lo stesso nome suggerisce, e che ha permesso di scalare il vulcano sulle creste che si affacciano sui canaloni di sabbia. A rendere ancora più difficile la competizione sono state le caratteristiche del terreno su cui si è articolato il tracciato, composto quasi esclusivamente da sabbia vulcanica.
Come è facile intuire, una gara di corsa su sabbia presenta delle criticità e delle sfide che rendono molto più impegnativo l’intero percorso. «Un passo avanti e tre indietro», questa la frase che si è sentita ripetere più spesso dagli atleti. Vincitore della gara è stato il linguaglossese Salvatore Ragonese con un tempo di 54 minuti. Subito dietro di lui, un giovanissimo di Mascali il 17enne Edoardo Lo Furno; in terza posizione è arrivato Carmelo Guardalà. Ad aggiudicarsi invece la prima posizione tra le donne è stata la brianzola Raffaella Colzani.
«È stata dura, anche più di quanto mi aspettassi – racconta Ragonese – Era già impegnativa quando l’avevamo provata più lentamente insieme agli altri dell’organizzazione, ma oggi lo è stato ancora di più. I miei complimenti – sottolinea – vanno all’atleta dietro di me che ha solo 17 anni e ha chiuso la gara con un ottimo tempo. Mi fa veramente piacere perché anche io ho cominciato a correre alla sua età», conclude il vincitore. Il rientro in discesa degli atleti, come in ogni vertical che si rispetti è stato fatto a piedi, percorrendo gli stessi chilometri attraverso i canaloni di sabbia.
Numerosi gli atleti di altre regioni d’Italia, specialmente del nord, che hanno approfittato della gara per una breve vacanza siciliana. Tra gli sponsor principali dell’evento, l’azienda di calzature da montagna Kayland, Simone Sport, Etna Sci e lo Chalet Clan dei Ragazzi dove, in serata, si è svolta la premiazione degli atleti. Quello di ieri è stato in assoluto il primo vertical siciliano e, dato il successo, l’organizzazione ha già annunciato di essere pronta a proseguire la realizzazione della gara per i prossimi anni.
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