Sul Muos troppo antiamericanismo? Non esattamente. Spieghiamo il perché

Egregio direttore,

apprezzo il vostro giornale perché, a mio avviso, dite le cose, anche quelle ‘pesanti’, che magari altri non dicono (penso agli avvocati Stefano Polizzotto e Claudio Alongi), ma sapete quando vi dovete fermare. Ebbene, sempre a mio modesto avviso, ieri, nell’articolo sul Muos vi siete fermati un po’ al di là.

Ecco: non pensate, con l’articolo di ieri, di cavalcare un certo antiamericanismo un po’ eccessivo?

 

Lettera firmata

Non ci sembra proprio. Il nostro è un giornale libero e ognuno può esprimere le proprie opinioni, nel rispetto della dignità e della libertà degli altri. Può capitare che il giornale, qualche volta, possa eccedere nell’antiamericanismo sopra il rigo. Ma non è questa la linea di LinkSicilia.

 

Certo, la guerra non ci piace. E non ci piace nemmeno il Muos. Ma abbiamo sempre sostenuto che, in questa storia, gli americani sono vittime dei Governi nazionali del nostro Paese.

I militari statunitensi sanno benissimo che un’apparecchiatura come il Muos non si piazza in un’area abitata. E sanno anche che, nel 1992, riuscirono a piazzare le vecchie antenne a Niscemi approfittando della difficile situazione economica e sociale che attraversava il nostro Paese.

Ora è arrivato il momento di sbaraccare le vecchie antenne. E di invitare gli americani a piazzare il Muos non a Niscemi, ma nel bel mezzo di un deserto.

Gli americani sono troppo intelligenti per non sapere che una struttura militare come il Muos non può nascere e operare in mezzo a un gran ‘bordello’ politico e sociale. Ormai, piaccia a no al Governo nazionale del nostro Paese, il ‘bordello’ è scoppiato.

Il risultato è che il Muos eventualmente realizzato a Niscemi, oltre ad essere un obiettivo militare dei nemici degli Stati Uniti d’America, diventerà un obiettivo di tutte le rivolte sociali siciliane, italiane ed europee. Dai primi gli americani, bene o male, possono difendersi, dai secondi, no.

Governo Letta e militari americani ne prendano atto e se ne facciano una ragione: i siciliani non vogliono il Muos a Niscemi. E faranno di tutto per non averlo. Di tutto. E’ inutile andare contro la volontà di un popolo che, peraltro, è sostenuta da movimenti nazionali e internazionali che lottano per la pace.

Nell’immaginario collettivo, ormai, il Muos è uno strumento di guerra. Dannoso per la salute della gente. Come vede, non stiamo nemmeno prendendo in considerazione né il pronunciamento dell’Istituto superiore di sanità, né del Governo regionale di Rosario Crocetta. Due elementi che, in questa storia, non contano assolutamente nulla. La democrazia e la volontà popolare sono molto più forti di pronunciamenti ‘scientifici’ (o presunti tali) e di Governi regionali inutili e voltagabbana.

Il “No” al Muos è ormai nel cuore di milioni di persone. In Sicilia e fuori dalla Sicilia.

Il Governo Letta farebbe bene a chiedere scusa agli americani. Insieme trovino un altro luogo dove sistemare il Muos. Lasciando in pace la Sicilia e i siciliani.

Il Muos di Niscemi non si farà. I Siciliani non hanno l’anello al naso
Muos, Zucchetti: “Crocetta agisce contro il parere dei suoi stessi esperti”
No Muos, attenzione alla pericolosa trappola dell’anti-americanismo: il problema è l’Italia

 

Redazione

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