Oltre cento milioni di euro per rimettere in piedi parte delle dissestate strade provinciali siciliane. È il progetto, messo a punto dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e approvato dalla giunta lo scorso 27 febbraio, che verrà presentato questa mattina a Palazzo d’Orleans dal governatore Nello Musumeci.
Fondi recuperati dall’Apq (l’accordo quadro stipulato a livello nazionale) e dal Patto per il Sud, rimodulando le priorità rispetto alle quali accelerare gli interventi sia sulla base delle «gravissime condizioni – si legge nella delibera di giunta – di precarietà» in cui versano le strade provinciali.
Così ecco il «piano per gli interventi stradali per l’anno 2019» che interesserà circa settanta arterie secondarie che risultano particolarmente dissestate, «sia per l’assenza, per numerosi anni, di interventi di manutenzione straordinaria, che a causa degli eventi meteorologici estremi che hanno interessato il territorio regionale, i quali hanno aggravato ulteriormente il sistema stradale delle ex province regionali, determinando, in alcuni casi, la chiusura al transito delle strade e l’isolamento delle comunità locali, con ripercussioni oltre che sul piano economico, anche sulla sicurezza dei cittadini».
E se lo scorso novembre il ministro Danilo Toninelli, in visita istituzionale in Sicilia, aveva promesso poteri speciali alla Regione per risolvere le storture della viabilità provinciale, «ad oggi – sussurrano dalle retrovie – quella promessa è rimasta lettera morta. Ma la Regione ha deciso di ingranare una nuova marcia lo stesso, sostituendosi alle ex Province che versano in condizioni drammatiche in qualità di stazione appaltante».
Dei settanta interventi in elenco, soltanto alcuni potranno essere cantierabili già dalla prossima primavera, al di là della copertura finanziaria. Per gli altri bisognerà ancora lavorare alla fase progettuale.
Tra i progetti che hanno concluso la fase di progettazione esecutiva nell’Agrigentino, ecco la frana tra Casteltermini e Passo Fonduto, nel Nisseno la messa in sicurezza della provinciale 83 e del tratto tra la miniera di Racalmuto e Milena; nel Catanese tra Bronte e S. Venera, lungo la provinciale 131 e la frana di Scordia. Ancora, nell’Ennese la progettazione esecutiva risulta già conclusa per i cantieri che riguarderanno la provinciale 7/A, mentre nel Messinese i cantieri potrebbero sorgere a breve tra Falcone e Santa Barbara, a Sant’Angelo di Brolo e a San Teodoro. Un solo intervento la cui progettazione esecutiva risulta conclusa rispettivamente nel Palermitano e nel Siracusano: il primo lungo la provinciale 47 bis di Ravanusa, il secondo all’altezza dello svincolo di Sortino nel tratto di viabilità secondaria ex Asi. Per le restanti 58 voci in elenco bisognerà attendere che tutte le fasi progettuali siano concluse.
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