Stadio Palme, ancora polemica su concerti Dopo gli appelli Malagò attiva il Coni Sicilia

Dopo mesi di polemiche ora anche il Coni risponde agli appelli dei cittadini che chiedono venga rivista la posizione del Comune sulla concessione dello Stadio delle Palme per i concerti di Mika e Negramaro di giugno e luglio. L’associazione Comitati Civici ha scritto al presidente nazionale Giovanni Malagò perché prenda posizione sull’argomento. Ormai mancano pochi giorni alla prima data e Malagò non si è sottratto alla richiesta di intervento. 

L’Associazione Comitati Civici, insieme ad altri ha depositato presso il tribunale di Palermo, il 4 maggio scorso, un esposto-querela nei confronti del Comune di Palermo, con le motivazioni illustrate alla città in una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile. Il provvedimento è stato presentato a firma di Filippo Occhipinti, capogruppo dei Comitati Civici al consiglio comunale di Palermo, il consigliere comunale dei Comitati Civici Gaspare Lo Nigro, il presidente dell’associazione Vivo Civile Marcello Robotti e il presidente dell’associazione Comitati Civici Giovanni Moncada, oltre ai rappresentanti di alcune società e federazioni sportive locali fra cui Gaspare Polizzi, presidente della Fidal regionale, e il professor Siculiana, vicepresidente del Cus Palermo.

I motivi che rendono inidonea la struttura ad ospitare gli eventi secondo i querelanti sono: violazione della vigente normativa comunale, in quanto il Coni, antico proprietario della struttura, donò lo stadio al Comune con il divieto di utilizzarlo per manifestazioni non sportive, la struttura inadatta ad accogliere manifestazioni con un numero elevato di spettatori; inadeguatezza impianti di sicurezza; violazione normativa in materia di inquinamento acustico in prossimità di una struttura ospedaliera; pericolo concreto di danni e conseguenti riparazioni, in piena stagione di gare di atletica, con possibile inagibilità dell’impianto per lungo periodo.

«La nostra città, che ha una squadra di atletica che milita nella serie A nazionale – scrive ancora l’associazione nella lettera –  non possiede altre strutture in grado di fare svolgere le gare di atletica leggera e, pertanto, siamo seriamente preoccupati per il futuro di questo sport in caso di utilizzo improprio di questa struttura». «Il nostro intento – conclude il documento –  è quello di salvare questa struttura per i nostri giovani atleti e per questo chiediamo il vostro appoggio». 

Il presidente del Coni ha risposto con una mail indirizzata al presidente dell’associazione Comitati Civici Giovanni Moncada, riferendo di aver interessato il Comitato regionale Coni Sicilia perché si interessi della vicenda. Abbiamo cercato di sentire il presidente regionale Sergio D’Antoni sulla vicenda, ancora senza esito. 

Stefania Brusca

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