Spiaggia libera, tra atti vandalici e disagi I gestori: «Si tratta di un’intimidazione»

Punti di ristoro chiusi, sabbia sporca e, da ieri, nella spiaggia libera numero uno di viale Kennedy anche i bagni sono inutilizzabili. «Questa mattina – ieri per chi legge ndr -abbiamo trovato i vetri rotti e le porte staccate nei bagni. Anche il cancello d’ingresso alla spiaggia è staccato, come se fosse stato strappato da un camion» riferisce Kevin Sewnautch, dipendente della Italia grandi eventi, società di servizi che dallo scorso anno si occupa della pulizia nelle spiegge libere della Playa. «Crediamo si tratti di una intimidazione, non di atti vandalici, come ho anche riferito alla squadra mobile», spiega invece il geometra Nicola Gentile responsabile pro-tempore della società. Che, a causa del motorino che porta l’acqua ai bagni distrutto, non fornisce date certe su quando il servizio verrà ripristinato. «I giornali non lo scrivono di solito, ma noi siamo una società con grande esperienza: abbiamo lavorato alle Olimpiadi di Torino e siamo tra gli organizzatori degli Internazionali di tennis a Roma» spiega  Gentile. Che, però, usa la premessa per una amara considerazione: «Con tutto quello che è successo e che succede, in queste condizioni non si può lavorare». Gentile fa riferimento alle gravi condizioni di salute di Franco Carlino, titolare della Italia grandi eventi ferito con cinque colpi di pistola da Maurizio Borzì, anche lui imprenditore, che il 30 maggio proprio alla spiaggia libera numero uno ha sparato davanti agli attoniti bagnanti. Adesso, secondo quanto riferisce Gentile, «da venerdì scorso i servizi sono tornati al completo nelle spiagge libere due e tre, ma qui alla uno avevamo oggi in programma di risistemare la torretta del bagnino. Cosa che non è stata possibile per gli atti vandalici».

Nella spiaggia intanto il Comune di Catania ha fornito a Kevin e colleghi la colla per appiccicare dei cartelli che recitano «bagni inutilizzabili a causa degli atti vandalici», ma le centinaia di persone presenti accettano senza particolari rimostranze i disagi. «Vengo quasi ogni giorno e i bagni hanno sempre funzionato bene. La spiaggia invece è sempre sporca» riferisce Giovanni, 15 anni, al mare insieme ad un gruppo di amici. Sul litorale il giovane bagnino guarda sconsolato la torretta di guardia distrutta. «So per certo che la risistemeranno a giorni ma, visto quanto successo oggi, non credo che sarà possibile prima di lunedì». E lunedì, conferma Gentile, la Italia grandi eventi dovrebbe ripristinare almeno questo aspetto. Sugli altri, dai bagni alla pulizia, il responsabile pro-tempore della società non nasconde le difficoltà. «Abbiamo speso, solo lo scorso anno, più di 200 mila euro in ristrutturazioni delle strutture fatiscenti delle tre spiagge libere» spiega Gentile.

Secondo l’accordo con il Comune di Catania la società di gestione deve occuparsi per tre anni (dal 2011 al 2013) della pulizia della spiaggia e dei bagni, in cambio della gestione del servizio ristorazione e del parcheggio auto. «Attualmente il parcheggio auto è l’unico nostro introito, ma basta per pagare il personale – spiega Gentile – Il servizio di ristorazione, l’unico che ci consentirebbe di guadagnare, è invece fermo a tempo indefinito, lo attiveremo solo quando ci sentiremo sicuri». Della gestione e pulizia delle spiagge, intanto, si parla anche al consiglio comunale di Catania, dove più consiglieri chiedono lumi all’amministrazione. «Fino a venerdì 15 le spiagge libere sono state pulite dagli operai del Comune – spiega l’assessore all’ambiente Claudio Torrisi, in risposta alle domande dei consiglieri Manfredi Zammataro (La Destra) e Saro D’Agata (Pd) nella seduta del 19 giugno – Ma da sabato la ditta, pur nella delicata situazione in cui si trova, ha assicurato il servizio di pulizia» conclude l’assessore. E stima e vicinanza a Carlino esprime il consigliere Valeria Sudano (Pid) che prova quella che definisce la sua «amarezza personale». «Nei giornali locali c’è scarsa sensibilità sul tema delle spiagge pubbliche: ricordiamoci che una persona per bene è in fin di vita e non si fa altro che dire che ci sono le spiagge sporche». Intanto alle 13 di venerdì alla Playa, i bagnanti vanno via, lasciando un tappeto di cartacce e bottiglie vuote. La spiaggia rimarrà chiusa fino al ripristino delle strutture danneggiate.

[foto di Dominic Torrisi]

Leandro Perrotta

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