Sparatoria Lentini, vittima era stata convocata al panificio Proprietario lo ha chiamato sotto la minaccia delle pistole

Ci sarebbe stata una telefonata per convocare Sebastiano Greco nel panificio degli Angeli dove è poi stato ucciso a colpi di arma da fuoco sabato scorso in pieno centro a Lentini. A chiamare insistentemente al cellulare del 52enne, durante la mattinata, sarebbe stato proprio il titolare dell’attività commerciale al civico 47 di via delle Spighe. Non di sua spontanea volontà, ma minacciato da due pistole puntate contro di lui dal 37enne Antonino Milone che, accompagnato dal 29enne Shasa Antony Bosco, si era recato nel panificio proprio per chiedere al proprietario di fare da gancio. Spaventato, l’uomo avrebbe assecondato la richiesta. Quando Greco è arrivato davanti al panificio, dopo una breve discussione, Milone gli avrebbe sparato. Per questo l’accusa è di omicidio con l’aggravante della premeditazione. 

Ritenuto un «soggetto pericoloso», il 37enne è ancora ricercato. Mentre, già lo stesso pomeriggio del delitto, Bosco è stato rintracciato (dopo una breve fuga a piedi) e fermato. Il giovane ha raccontato di essere andato insieme a Milone a prendere due pistole (una mitraglietta tipo Skorpion e una piccola pistola automatica probabilmente calibro 7,65) in un nascondiglio nel centro abitato e ha ammesso di essere stato presente all’omicidio e al tentato omicidio. Poco dopo il delitto di Greco, infatti, Milone ha sparato ancora.

I due sarebbero entrati insieme in una Bmw di un 47enne lentinese conoscente di Milone. È a lui che il killer in fuga avrebbe chiesto di essere accompagnato all’ospedale. Compreso, però, che la richiesta era solo un pretesto, il 47enne avrebbe invitato i due a scendere dall’auto. Per tutta risposta, Milone gli ha sparato colpendolo alle gambe e al braccio. L’uomo, trasportato in ospedale, ha subito un intervento chirurgico. Per questo Milone è anche accusato del tentato omicidio del 47enne.

Scesi dall’auto, Milone avrebbe poi sparato contro una Hyundai Getz parcheggiata vicino alle Poste di Lentini. All’interno del veicolo un anziano di 86 anni, insieme al nipote 20enne, stavano aspettando che la moglie e la figlia uscissero dall’ufficio postale. Dopo gli spari, nonno e nipote sono scesi dall’auto e Milone si è messo al posto di guida per proseguire la sua fuga, prima di abbandonare la macchina, non molto lontano, in seguito a un lieve incidente autonomo. 

Gli inquirenti hanno acquisito e analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza del panificio. Dalle riprese si vedrebbero anche alcune scene dell’omicidio. È da queste che sarebbe emerso che sul luogo del delitto era presente anche uno dei figli della vittima ancora minorenne che è stato poi ascoltato per la ricostruzione di quanto accaduto. Sarebbe stato proprio il bambino a raccontare che il padre, in mattinata, era stato ripetutamente chiamato al cellulare dal titolare del panificio e che, vista l’insistenza, si era deciso a passare dall’attività commerciale prima di accompagnarlo da un amico. Il minore avrebbe assistito alla lite con i due uomini e poi alla sparatoria

Marta Silvestre

Recent Posts

Strage sul lavoro a Casteldaccia, i cinque operai morti soffocati per intossicazione. A dare l’allarme un sopravvissuto

Sarebbero morti per intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento…

59 minuti ago

Cinque operai morti e un ferito grave nel Palermitano: stavano facendo lavori fognari

Il bilancio è di cinque operai morti e un ferito grave. Secondo una prima ricostruzione,…

1 ora ago

La mamma di Denise Pipitone ha trovato cimici funzionanti in casa: «Sono dello Stato o di privati?»

«Sapete cosa sono? Scrivetelo nei commenti, vediamo chi indovina». È con una sorta di indovinello…

1 ora ago

Il deputato regionale Alessandro De Leo è stato espulso dal gruppo parlamentare Sud chiama Nord

Il deputato regionale Alessandro De Leo è stato espulso dal gruppo parlamentare Sud chiama Nord.…

2 ore ago

Minaccia di morte la compagna, divieto di avvicinamento per 36enne di Acireale

La misura cautelare che dispone il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa…

2 ore ago

Catania, con un piede di porco ruba una bici e degli utensili da un camioncino

È stato arrestato in flagranza di reato. Un 40enne di origini tunisine è stato arrestato…

4 ore ago