Sissis: nuovi diritti per gli studenti

La Sissis giunge ad una svolta. Per lo meno sul piano dei contributi universitari. Il Senato accademico ha infatti approvato il Bando Unico di Concorso Sissis per l’anno accademico 2007/2008 con le modifiche che estendono anche ai sissini benefici e diritti di cui godono ad oggi gli studenti universitari.

 

Paladini di questa battaglia sono stati il presidente dell’associazione Unipro Alfonso Cirrone Cipolla, il consigliere di 2° livello all’Ersu, nonché rappresentante dell’associazione “No al precariato” Michelangelo Salemi ed il rappresentante degli studenti in Senato accademico Gaetano Ficicchia. Le proposte da loro avanzate riguardano la normativa nazionale del Dpcm del 9 Aprile 2001 con riferimento all’art. 8 comma 1 che recita: “le università esonerano totalmente dalla tassa di iscrizione e dai contributi universitari tutti i corsi elencati all’art. 3 tra cui le Scuole Sissis”. Proprio nell’art. 3 di tale decreto ministeriale sono definiti destinatari dei servizi per il diritto allo studio “gli studenti che si iscrivano entro il termine previsto nei bandi, nelle specifiche università, ai corsi di laurea, di laurea specialistica, di specializzazione”. E cos’è la Sissis? Per sua stessa definizione è la Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario.

 

I tre hanno fatto presente in senato accademico il trattamento iniquo riservato ai partecipanti al concorso Sissis. Così è scritto in una nota di Unipro: “Questi studenti oltre a dover affrontare una scuola di specializzazione post-laurea con obbligo di frequenza, che impedisce altre attività lavorative, sono costretti a versare il massimo dei contributi pagando tasse che sfiorano i duemila euro l’anno”. Da questo dato di fatto e dall’incongruenza tra la stessa natura della Sissis e il Dcpm 9 Aprile del 2001 nasce l’esigenza di difendere i diritti dei sissini, con la proposta di Ficicchia e dei suoi colleghi. “Chiediamo alla nostra università di applicare, per il pagamento della seconda rata delle tasse per la Sissis, il sistema di fasce economiche progressive, in base alle condizioni economiche del nucleo familiare, così come viene già fatto per tutti gli altri studenti dell’ateneo di Catania, quindi l’esonero tasse e contributi per tutti coloro i quali presenteranno domanda di borsa di studio e ne risulteranno assegnatari o idonei”.

 

Per la felicità degli specializzandi Sissis, la richiesta è stata accolta e, a seguito della recente approvazione di queste modifiche, essi si possono ritenere studenti universitari a tutti gli effetti, con la stessa tutela giuridica e con gli stessi diritti e benefici offerti dall’università. Dunque anche loro avranno diritto al rimborso non solo della tassa di immatricolazione ma di tutte le tasse e dei contributi universitari, a borse di studio e posti letto proporzionate agli studenti iscritti ai corsi ed ancora a tutti gli altri benefici erogati dall’ente E.r.s.u. di Catania (Ente Regionale Diritto allo Studio). “La mia iniziativa è stata accolta all’unanimità da tutto il senato – dichiara soddisfatto Gaetano Ficicchia – è stato eliminato il carattere elitario della Sissis e l’inserimento di questi studenti all’interno del diritto allo studio ne ha abbassato il potenziale di struttura di classe ed allargato le maglie del diritto primario sancito dall’art. 34 della Costituzione (“I meritevoli e i capaci anche se privi di mezzi devono raggiungere i gradi più alti dell’istruzione”)”.

 

La Sissis a Catania giunge al suo IX ciclo e da molti anni si era cercato di ottenere questo risultato. Un risultato – sottolineano il senatore accademico Ficicchia e il presidente di Unipro Cirrone Cipolla – per il quale si sono impegnati il rettore Antonino Recca e il Direttore Amministrativo Federico Portoghese.

Benedetta Motta

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