Siracusa, pantano in centro in cava abbandonata Residenti: «Zanzare d’estate e cascata se piove»

Chi non è della zona crede si tratti di un laghetto artificiale, una «attrazione». Ma chi invece si trova costretto a viverci a ridosso sa che «quell’acqua lì non dovrebbe esserci». Torna a far discutere la cava di viale Teracati a Siracusa, ancora una volta completamente allagata. Perché? La risposta sarebbe da ricercare nell’ultimo tratto del canale Galermi, che sfocerebbe all’interno della cava in quanto «il percorso finale, quello che dovrebbe convogliare l’acqua verso il mare, è ostacolato dalla vegetazione e da vari detriti», spiega a MeridioNews Peppe Culotti, presidente dell’associazione Neapolis. Secondo Culotti, che di professione fa l’avvocato, «basterebbero dei piccoli interventi di pulizia, ma chi di competenza non si è ancora attivato». Accorgimenti che consentirebbero alla pozza d’acqua di asciugarsi e all’area di poter essere bonificata. 

La cava, di forma circolare, in origine veniva utilizzata per estrarre materiali per costruzioni edilizie. Questo fino agli anni Trenta, quando venne dismessa. Qualche anno dopo attorno a essa sorsero dei condomini. La destinazione urbanistica, assegnata al terreno soltanto poco tempo fa, prevedrebbe la costruzione di un parcheggio a due piani, che, stando a quanto sostenuto dalla società titolare del sito, la Quattro Effe, «doveva essere realizzato con gli incentivi di una legge regionale che non è stata mai finanziata».

La stessa società ribadisce la necessità di effettuare la bonifica: «Se nessuno la pulirà, è chiaro che questa condotta continuerà a tracimare all’interno della cava – commenta un responsabile -. Quando piove, addirittura, l’acqua piovana che scende dalle caditoie e passa dal Galermi, arriva dentro la cava formando una vera e propria cascata. E il paradosso è che resta piena anche durante i mesi caldi, quando fuori la temperatura è di quaranta gradi». 

Un disagio che disturba la quiete di chi vive o lavora sul posto, come racconta una commerciante. «In estate abbiamo rischiato di perdere i clienti a causa di uno sciame di zanzare che ha invaso il negozio», commenta. E così c’è chi corre ai ripari, come un inquilino del palazzo accanto che ha «dovuto installare le zanzariere in tutte le finestre di casa». Un giovane dichiara di aver più volte segnalato il problema, senza ricevere risposte concrete. «Alcuni ingegneri del Comune sono venuti a fare un sopralluogo, promettendo un rapido intervento», racconta. Ma quei presunti lavori annunciati, a giudicare dallo stato attuale della cava, non sono mai partiti. «Dopo quei controlli sono spariti tutti – accusa il proprietario -. Mi avevano chiesto di far trovare loro il cancello dell’area aperto e io mi ero impegnato anche a rimuovere le erbacce dal terreno. Sforzi inutili». Degli interventi di manutenzione, secondo l’uomo, dovrebbe farsene carico l’ente comunale: «Non lo dico io, ma il genio civile, che in un documento lo scrive chiaramente. Il Galermi – conclude – serve da canale di irrigazione e la mancata manutenzione grava pure sugli agricoltori».

Interpellato da MeridioNews, l’assessore all’ambiente del comune di Siracusa, Pietro Coppa, spiega: «L’acqua proviene da una diramazione del canale Galermi sul quale ha competenza il Genio civile. Quest’ultimo sostiene che il canale viene utilizzato dal Comune come scarico delle acque piovane tramite una caditoia stradale posta all’incrocio tra via Zappalà e Viale Necropoli Grotticelle e che non è stato possibile verificare se insistono altri punti di immissione. Il costone su cui si appoggia il canale in cui riversano le acque è invaso da una folta vegetazione la quale, probabilmente ha interessato anche il canale, creando punti di rigurgito e le acque riversano quindi nella cava». Coppa ha quindi chiesto agli uffici di «accertare le cause del problema per determinare le azioni da intraprendere», ma sarebbe ancora in attesa delle risposte.  

Danilo Daquino

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