La polizia, con il comando provinciale dei carabinieri e il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, sta eseguendo, su delega della procura distrettuale antimafia di Catania, un’ordinanza di cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di 13 persone accusate di associazione mafiosa.
Apparterebbero al clan Trigila, che opera nei territori della zona sud-orientale della provincia di Siracusa. Secondo i magistrati il clan, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo, ha «assicurato una posizione dominante nei comparti del trasporto su gomma di prodotti ortofrutticoli, della produzione di pedane e imballaggi e della produzione e commercio di prodotti caseari, influendo e alterando le regole della concorrenza».
Nell’operazione odierna, che nasce dalle indagini Robin Hood della squadra mobile e Neaton dei carabinieri sul clan Trigila, sono impegnati poliziotti della questura di Siracusa, del reparto prevenzione crimine e dei cinofili della polizia e militari dell’Arma dei carabinieri. I militari della finanza, invece, stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo nei confronti di uno degli indagati.
Aggiornamento del 4 giugno 2021
Il 31 maggio, il Tribunale del riesame di Catania ha disposto la revoca della custodia cautelare in carcere a Salvatore Porzio (classe 1985), disponendone l’immediata scarcerazione e riservando il deposito delle motivazioni nel termine di 45 giorni.
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