Corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, peculato e false attestazioni. Di questi reati è accusato l’agente di polizia penitenziaria Paolo Zagarella (classe 1964). I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Noto e della polizia penitenziaria di Siracusa, su disposizione del sostituto procuratore Gaetano Bono che dirige l’indagine coordinata dal procuratore Fabio Scavone, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia in carcere.
Nello specifico le indagini hanno permesso di accertare che Zagarella, venendo meno ai doveri
connessi alle sue funzioni di vigilanza e tutela dell’ordine e della sicurezza, avrebbe offerto indebiti favori ai
detenuti o ai loro familiari, procurando beni o veicolando informazioni sia dall’esterno della struttura
penitenziaria, sia verso l’interno, così consentendo di eludere le restrizioni previste per i detenuti.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Catania di piazza
Lanza, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Siracusa.
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