La Corte di appello di Palermo presieduta da Matteo Frasca ha assolto, ribaltando la sentenza di primo grado, l’ex direttore generale della provincia di Palermo, Antonio Caruso dall’accusa di peculato. Il Gup, al termine del giudizio abbreviato, gli aveva inflitto quattro anni di reclusione.
Al centro della vicenda un investimento di 30 milioni di euro fatto dalla Provincia nella società finanziaria Ibs Forex. La società, pero’, era fallita: secondo l’accusa Caruso, in combutta col Cda della Ibs, aveva pilotato l’operazione intascandosi poi la somma.
I componenti del Cda sono stati processati separatamente per reati legati al fallimento dall’autorità giudiziaria di Como. Nel processo, costato a Caruso la sospensione dall’incarico, si era costituita parte civile la Provincia. La valutazione della Corte, diametralmente opposta rispetto a quella del Gup, è che nelle azioni di Caruso non ci sia stato alcun dolo. L’investimento incriminato risale al 2006, la società, con sede a Como, falli’ nel 2009. Caruso era assistito dall’avvocato Enrico Sanseverino.
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