Siete andati a Genova a ronzare?

Come al solito, anche quest’anno, l’esposizione florovivaistica più grande d’Italia, ha richiamato a Genova persone da ogni parte d’Italia e turisti dall’estero che, come diceva la pubblicità, sono venuti a Genova a “ronzare” come api di fiore in fiore. 

Ma quest’anno c’era qualcosa di più straordinario del solito: la presentazione in prima europea del Wollemy Pine, una pianta preistorica sopravvissuta ai secoli ed alle ere scoperta in Australia. Un’attrazione che in pochi sono riusciti a vedere a causa della calca che si è sempre creata intorno al suo stand.

A livello ligure lo stand più importante era, probabilmente, quello della Rosa Mystica, una varietà di rosa bianca dedicata alla Vergine Maria e nata dal lavoro sapiente di un ibridatore ligure. Anche quel fiore ha riscosso parecchio successo. L’Università di Genova ha partecipato attraverso la facoltà di Architettura con un lavoro sui Parchi della Liguria.

Anche la scienza non è mancata: in una piramide di legno si è presentata per la prima volta l’applicazione dell’Aeroponia alle piante ornamentali. L’Aeroponia è un sistema di mantenimento delle piante frutto della ricerca aerospaziale, solitamente utilizzata per coltivazioni e non per ornamenti, per la quale è possibile far vivere la vegetazione con le radici in aria grazie a un sistema che nebulizza e ricicla acqua e sostanze nutritive.

La primavera, quest’anno, era un po’ in ritardo, ma Euroflora è riuscita a portarla lo stesso ai genovesi ed a chi a Genova si è recato in questi giorni con i suoi colori e i suoi profumi. Ed ogni giorno, praticamente, era una Euroflora diversa con le diverse fioriture che si sono susseguite a partire dal 21 Aprile: un’autentica magia apprezzata da moltissimi visitatori.

Gli investimenti messi in campo per la realizzazione di questo evento dalla Fiera di Genova sono rilevanti, si parla di 8 milioni di Euro, come sono rilevanti le cifre che rappresentano il valore delle piante esposte (70000 Euro per la palma che accoglieva i visitatori all’ingresso, 200000 Euro per una rarità botanica vecchia di 200 anni). Ma tutti gli investimenti sembrano essere stati ampiamente ripagati da quella che si preannuncia come l’Euroflora del record: diverse ore fa si erano già raggiunte le 500000 visite, e si prevede che questa notte sia superato (forse anche ampiamente) il numero di visitatori dell’edizione di maggior successo.

Appuntamento a Genova nel 2011 con una nuova edizione di Euroflora.

Francesco Ristori

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