LO DENUNC IA IL VICE CAPOGRUPPO DEL PARTITO DEI SICILIANI ALL’ARS, VINCENZO FIGUCCIA
Ormai tra Regione siciliana e società regionali volano gli stracci. Alle polemiche e alle risse seguono i decreti ingiuntivi. Come quello presentato da Sicilia E-Servizi che si rivolge al Tribunale di Palermo per avere dall’amministrazione regionale 81 milioni di euro.
“La società ‘Sicilia E-Servizi’ a capitale interamente pubblico – scrive in un comunicato il vice capogruppo del Partito dei Siciliani all’Ars, Vincenzo Figuccia – ha chiesto al Tribunale di Palermo l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti della Regione per circa 81 milioni di euro. La società, che non ha più liquidità di cassa, ha cominciato a pagare ai propri dipendenti il 65% dello stipendio, per altro senza preavvisarli”.
Sulla vicenda Figuccia ha presentato oggi una interpellanza urgente al Presidente dela regione, Rosario Crocetta.
Ricordando che la vicenda è stata spesso alla ribalta della cronaca, Figuccia non nasconde che quella della società “è una gestione certamente da verificare e da sottoporre ad attente verifiche”, ma allo stesso tempo sottolinea che “la situazione dimostra l’assoluta confusione che regna in questo momento rispetto al ruolo e alla funzionalità di Sicilia E-Servizi, così come le cifre dimostrano che il mancato o parziale pagamento dello stipendio ai lavoratori non sarà certamente lo strumento che permetterà di recuperare le perdite accumulate, né risolvere il contenzioso in atto.”
“La società – si legge sempre nel comunicato – fornisce alla Regione alcuni importanti servizi in materia di gestionale, legati soprattutto all’utilizzo di software specifici: gestione posta elettronica Regione siciliana, mandati di pagamento, gestione e conduzione della postazioni di lavoro informatiche, gestione delle presenze in quasi tutti gli Assessorati, gestione dell’applicativo con cui operano le Aziende Sanitarie, gestione dei Medici in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, Portale web della Regione”.
Una lista di servizi che fa dire a Figuccia che “non è pensabile interromperli anche solo per un giorno solo, onde evitare situazioni di caos gestionale facilmente immaginabili in contesti tanto delicati come quello della Sanità”.
Da qui la richiesta di chiarimenti al Presidente della Regione, cui Figuccia chiede “come intende garantire, anche in via cautelativa e per evitare l’insorgere di nuovi contenziosi, che il contenzioso in atto non finisca col gravare esclusivamente sulle spalle dei lavoratori e “quale soluzione intenda prospettare nel breve e nel lungo periodo tanto per la prosecuzione dei servizi quanto per garantire i livelli occupazionali, tenuto conto del fatto che la convenzione con la società è in scadenza all’ormai prossimo 23 dicembre e che certamente non pensabile, come già detto, una interruzione dei servizi anche per un solo giorno”.
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