L’obiettivo è stato raggiunto e anche a Catania è stato approvato il regolamento per ottenere gli sgravi fiscali delle cartelle esattoriali. Il via libera è arrivato ieri sera, durante la seduta del consiglio comunale, con il voto unanime di tutti e 32 i consiglieri presenti nell’aula del senato cittadino. Adesso spetterà al Comune la pubblicazione dei moduli, per le adesioni entro il 2 maggio, con i cittadini che avranno la possibilità di dilazionare i pagamenti in cinque rate entro il 30 settembre del 2018. L’altra notizia proveniente da palazzo degli Elefanti riguarda invece la convocazione di una seduta straordinaria per martedì 7 marzo. L’ordine del giorno prevede la presenza del sindaco Enzo Bianco per «relazione sullo stato d’attuazione del programma». Evento inedito se si considera che l’ultima apparizione in aula del primo cittadino risale all’inizio del suo mandato, iniziato ormai quattro anni fa. La sua presenza era stata richiesta da 23 consiglieri su 45, con primi firmatari Sebastiano Arcidiacono e Tuccio Tringale.
L’iter amministrativo che ha portato all’approvazione del regolamento sugli sgravi però non è stato semplice. La proposta, portata avanti dal gruppo consiliare di Catania futura, si era arenata all’inizio di febbraio quando in consiglio non era stato raggiunto il numero legale. Assenti erano stati sia partiti che portano il nome del sindaco Bianco che l’allora assessore al Bilancio Giuseppe Parlato. In aula non si era visto nemmeno il primo cittadino, impegnato nello show televisivo Faccia a faccia sull’emittente Antenna Sicilia. Un impasse amministrativa seguita da molte polemiche, dovute al mancato rispetto della scadenza per l’approvazione del regolamento utile per accedere alla sanatoria fiscale.
La situazione si è sbloccata soltanto con una proroga, con scadenza al 31 marzo, concessa dal governo guidato da Paolo Gentiloni. A chiederla era stata l’associazione nazionale dei Comuni italiani, in cui Bianco è presidente del consiglio nazionale. A metà febbraio in Sicilia soltanto poche decine di Comuni, su 394, avevano aderito alla possibilità concessa dalla legge 193 del 2016. Norma che consente di eliminare gli interessi e le more dalle cartelle esattoriali non riscosse dai Comuni dal 2000 al 2016, con riferimento quindi a tributi locali e multe, e permettere ai cittadini di regolarizzare la propria posizione pagando solo quanto dovuto, anche a rate.
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