Si pensa e si dice spesso che Palermo non sia una città in grado di ospitare eventi di un certo tipo e di un certo peso. Soprattutto se si tiene in considerazione lo stato spesso fatiscente degli impianti cittadini. Ieri tutto ciò è stato smentito dalla partita di World League di pallanuoto tra Italia e Russia. Il timore che la piscina comunale di viale del Fante potesse non essere la cornice più adeguata e che il pubblico palermitano potesse non rispondere in massa sono stati spazzati subito via già due ore prima della gara, quando gli spalti erano già pieni. Cori, applausi, gadget distribuiti all’ingresso dagli impiegati del Telimar e usati dal pubblico per fare rumore e un prepartita organizzato dalla stessa società dell’Addaura e paragonabile agli show che solo in America sanno organizzare. «L’accoglienza è stata straordinaria – ha affermato al termine del match il ct Sandro Campagna –, il pubblico ci ha spinto per tutta la gara con il suo calore».
Il ct palermitano Campagna fa poi un complimento non da poco al Telimar che si è occupato dell’organizzazione dell’evento: «L’organizzazione è stata la cosa più bella che abbia mai visto in 35 anni di carriera di pallanuoto internazionale che ho vissuto tra giocatore e allenatore. Penso che il prepartita sia stato più bello della partita, sono state due ore di spettacolo dove la gente si è emozionata. La partita è stata un contorno, è stato bello tutto, vedere tanti ragazzini e tante famiglie. Bisognerebbe fare un montaggio e mandare questo video in giro per il mondo, perché se la pallanuoto fosse sempre così sarebbe molto più popolare». Un pubblico indubbiamente da serie A quello che ha affollato l’impianto di viale del Fante, pieno in ogni ordine di posto. La passione per il Settebello e per uno sport spesso sottovalutato è venuta fuori tutta insieme. L’unico rammarico è quello di non avere a Palermo una squadra in serie A1: «Ho detto a Marcello Giliberti una cosa ben precisa tre settimane fa – spiega Campagna –. Il Telimar è una bella realtà dell’A2 e anche a livello di settore giovanile, ma serve anche il salto di qualità, perché se i giovani crescono con i grandi campioni al loro fianco accelerano questo percorso di crescita. Se invece si continua a vivacchiare in A2, c’è anche il rischio che dei talenti scelgano altre strade. È uno sforzo economico che il Telimar deve fare, mi auguro con l’aiuto dell’amministrazione e dell’imprenditoria palermitana, perché Palermo e una tribuna del genere meritano palcoscenici importanti e darebbero lustro al campionato italiano».
L’accoglienza e la fame di sport a grandi livelli di Palermo ha colpito moltissimo anche Matteo Aicardi, centroboa della Nazionale e autore contro la Russia di due gol. «Questa piscina qui ci ha regalato la partita migliore che abbiamo mai fatto. Non mi riferisco a quanto successo dentro l’acqua, ma fuori. Palermo è stata una città calorosissima e vedere tutta questa gente sugli spalti mi ha riempito il cuore di gioia». La partita era in programma alle 20,15, ma già alle 19,00 l’impianto era stracolmo: «È stato molto emozionante per noi – continua Aicardi – perché non siamo abituati a ricevere così tanto calore. Con la Nazionale fortunatamente abbiamo un po’ di seguito, il campionato invece è un pochino più spento a livello di entusiasmo. Quando sono entrato qua dentro mi è sembrato di entrare a una partita di calcio, è brutto paragonarsi sempre a questo sport. Finalmente ci siamo sentiti uno sport non minore». Palermo e la Nazionale si sono lasciate a questo punto con la promessa di ritrovarsi presto. E chissà che le loro strade non possano incrociarsi nuovamente in un futuro non troppo lontano.
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