Servizio civile, in Sicilia posti per oltre tremila giovani Assegni da 433 euro, domande entro il 28 settembre

Pubblicato il bando per la selezione di 3.589 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nella Regione Sicilia. In totale, in Italia, sono oltre 53mila i posti disponibili per i giovani tra i 18 e i 28 anni. Nell’isola sono previsti 339 progetti, che saranno attuati presso gli enti iscritti all’Albo regionale, dalla durata di dodici mesi e con un orario di servizio non inferiore a trenta ore settimanali, 1400 annue. Gli aspiranti volontari dovranno candidarsi entro il 28 settembre, termine ultimo per l’invio della domanda: una candidatura e per un solo progetto. 

«Per l’ammissione alla selezione – si legge nel bando, pubblicato sul sito del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale – è richiesto il possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana, ovvero di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra UE purché regolarmente soggiornante in Italia; aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda; non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata».

Dei 3.589, 13 posti sono riservati ai volontari Fami, «ossia ai giovani titolari di protezione internazionale o di protezione umanitaria», che devono dunque rivestire lo status di rifugiato o essere titolare di protezione sussidiaria: «Tali condizioni – recita il bando – sono attestate dal permesso di soggiorno in formato elettronico rilasciato dalla questura competente per territorio. I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, a eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio». Va inoltre specificata la categoria «alla quale si ritiene di appartenere» che ovviamente dovrà essere comprovata tramite apposita documentazione in fase di selezione. I 13 posti sono così suddivisi: due presso l’organizzazione non profit Arces, altre due presso la Fondazione San Giovanni Battista, due per l’associazione Il giglio, due presso la cooperativa sociale Iblea servizi territoriali e ben cinque per il Comune di Palermo. Tra i soggetti coinvolti ci sarà anche l’Arci servizio civile di Catania che proporrà, in collaborazione con la cooperativa Prospettiva futuro, il progetto Futuro Giovani indirizzato a quattro tra rifugiati e titolari di protezione sussidiaria. Le attività si svolgeranno a San Giovanni Galermo.

Nel documento è poi riportato che non possono presentare domanda i giovani che «appartengono ai corpi militari e alle forze di polizia; abbiano già prestato o stiano prestando servizio civile nazionale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista; abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi», mentre può presentarsi chi ha «già svolto il servizio civile nell’ambito del programma europeo Garanzia giovani» e i volontari impegnati, nel periodo di vigenza del bando, nei progetti per l’attuazione del programma europeo Garanzia giovani, a patto «che si sia intanto naturalmente conclusa – secondo i tempi previsti e non a causa di interruzione da parte del giovane – l’esperienza».

Le domande vanno presentate direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto: è possibile consegnarle a mano all’indirizzo della sede presso il quale si intende svolgere l’attività oppure spedirle a mezzo raccomandata o tramite Pec. «Avendo cura – è specificato – di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf». I volontari selezionati saranno chiamati a sottoscrivere un contratto che prevede un assegno mensile di 433,80 euro per lo svolgimento del servizio, corrisposto direttamente dal Dipartimento. Sono previsti rimborsi per le spese di viaggio per coloro i quali risiedono in un comune diverso da quello di realizzazione del progetto.

Danilo Daquino

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