Sequestrata dalla capitaneria di porto una piattaforma davanti a un’area del demanio marittimo tra piazza Bordonaro e via Vergine Maria a Palermo. I militari della guardia costiera e gli agenti della polizia municipale hanno apposto i sigilli a uno spazio di 46 metri quadrati che secondo le indagini era stato cementato abusivamente, ospitando i tavolini e le sedie delle varie attività che si sono succedute nel tempo.
«E’ stata accertato il reato di occupazione di demanio marittimo e occupazioni o innovazioni abusive previsti dal codice della navigazione», si legge in una nota della guardia costiera. Durante le indagini la polizia giudiziaria ha evidenziato che l’area occupata ricadeva nel demanio marittimo e non in quello comunale. Un residente ha presentato una denuncia, assistito dall’avvocato Carlo Pezzino Rao. Il problema non riguardava tavolini e sedie bensì la pavimentazione in cemento su sede stradale per la quale sarebbe stato impossibile avere una concessione.
Nonostante le denunce però non sarebbe stato possibile dimostrare chi fosse l’autore dei lavori abusivi. «Le concessioni sono state revocate – spiega l’avvocato Pezzino Rao – ma chi se n’è andato ha lasciato questo disastro. Era tutto recintato e c’erano dei paletti per l’illuminazione, ora restano solo i fili scoperti. Si deve dismettere subito. Anche la Soprintendenza aveva ordinato al titolare dell’attività di eliminare la pavimentazione, ripristinare i luoghi e la facciata manomessa dell’immobile al civico 2».
(fonte: Ansa)
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