Segreterie studenti Unict L’unione fa la fila

Immatricolazioni, domande di laurea, iscrizioni e cambio corsi di studi. Sono queste le ragioni più frequenti per cui, ogni anno, gli universitari al rientro dalle ferie si ritrovano di fronte alle scadenze di settembre, tra consegne di moduli e certificazioni. Ed ecco crearsi file interminabili agli sportelli delle segreterie studenti. Nulla di nuovo se non fosse che da quest’anno l’ufficio preposto è uno per tutti.

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Undici sportelli per sei corsi di laurea, uno per il diritto allo studio ed uno riservato al dottorato di ricerca. Questo l’assetto organizzativo della segreteria studenti di via Landolina 51 che, da quest’anno, mette insieme Lettere, Lingue, Scienze della formazione, Giurisprudenza, Economia e Scienze politiche. Sì perché, «se con l’adeguamento degli atenei alla legge Gelmini non esisteranno più distinzioni di facoltà, ma i corsi di laurea saranno raggruppati all’interno di dipartimenti, anche le singole segreterie non avranno più ragione di esistere», spiega il dirigente dell’area didattica, Giuseppe Caruso. Di fatto, già da diverse settimane molti uffici sono stati accorpati e, mentre la segreteria del Centro raggruppa le facoltà umanistiche, il polo della cittadella universitaria comprende le ex segreterie che fanno capo al ramo scientifico (Ingegneria, Agraria, Scienze, Farmacia, Medicina e Architettura).

Si tratta dell’ennesima risposta ai tagli effettuati dalla riforma per cui – chiarisce Caruso – «la scelta di raggruppare più uffici risponde ad una ben più profonda esigenza di razionalizzazione del personale all’interno delle strutture e quindi al risparmio della spesa pubblica. Ma non solo, anche alla riorganizzazione delle procedure che riguardano la carriera degli studenti che stiamo cercando di digitalizzare più possibile. Tuttavia siamo ancora in fase di rodaggio». Di fronte alle estenuanti file davanti al portone della segreteria studenti, spiega: «Non hanno senso, perche potrebbero essere evitate. Molte operazioni possono già essere eseguite online e se tutti le facessero da casa non si avrebbe un afflusso tale agli sportelli».

Intanto in via Landolina, insegne luminose e distributori di tickets restano inutilizzati. Il sistema recall non funziona e tra gli studenti c’è chi di volta in volta è costretto ad approntare liste cartacee e chiamare l’appello. «I funzionari sono diminuiti e gli sportelli sono sempre più affollati e disorganizzati», lamenta Chiara, studentessa di Filosofia. Come lei molti altri, ormai rassegnati alle code, attendono pazientemente il loro turno. E chi oggi ha aspettato invano, tornerà domani.

[Foto di Twiggy Jane]

Federica Motta

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