Seggiolini salvabebè, molto costosi o introvabili Ora sono obbligatori, ma mancano informazioni

Dal 7 novembre è scattato l’obbligo per i dispositivi antiabbandono in auto per i bambini sotto i quattro anni. Dimenticare i figli in macchina è una eventualità da cui «nessuno è immune», come aveva spiegato a MeridioNews la psicologa giuridica Sara Pezzuolo dopo il caso del bambino di due anni morto a Catania perché lasciato in auto dal padre. L’ennesimo caso che ha dato un’accelerata al «regolamento di attuazione dell’articolo 172 del nuovo Codice della strada». All’indomani dell’entrata in vigore della norma, anche nel capoluogo etneo regna il caos tra negozi sprovvisti dei dispositivi e genitori poco informati

Con una norma che diventa attuativa dall’oggi al domani, «il rischio è che le famiglie, nella fretta di mettersi in regola – denuncia Codacons – acquistino prodotti non a norma, sprecando soldi e andando incontro a sanzioni». Per chi non si adeguerà, infatti, sono previste multe dagli 81 ai 333 euro (che si riducono a 58 e 10 euro se si paga entro cinque giorni) e anche la decurtazione di cinque punti dalla patente.

«I seggiolini antiabbandono, al momento, non sono disponibili», rispondono dal punti vendita Chicco del Centro Sicilia, dal negozio Prénatal di Porte di Catania e dal Centro bimbi dolce attesa di Canalicchio. È possibile ordinarli direttamente dai negozi ma sulla data di arrivo non ci sono certezze. In alcuni casi si tratta di dovere aspettare «alcuni giorni». Nel punto vendita Chicco di Etnapolis invece «è disponibile un solo modello che costa 329 euro». Possibilità di acquistare direttamente in negozio anche da Chicco de I Portali: «Ne abbiamo diversi che variano in base all’età e al peso del bambino».

I modelli più economici superano comunque i 200 euro ma si arriva a sfiorare i 500 euro per quelli più sofisticati. Nella nota del ministero si specifica che «per agevolare l’acquisto, nel decreto fiscale, è stato istituito un fondo e il riconoscimento di un contributo economico di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato. Nei prossimi giorni verrà approvato il decreto che disciplina le modalità per l’erogazione del contributo». Intanto, però, ogni famiglia con bambini al di sotto dei quattro anni è costretta a mettere mano al portafogli. 

«È una giungla di prezzi – è la critica di Codacons – con possibili speculazioni legate all’obbligatorietà del prodotto. Tutto ciò mentre tra i consumatori regna l’incertezza legata alle caratteristiche tecniche che devono possedere». E, in effetti, diversi genitori lamentano la «repentinità con cui l’obbligo è entrato in vigore e la mancanza di informazioni adeguate». Tra queste c’è Maria, mamma di un bambino di otto anni e di una bimba di tre mesi. «Per il grande ho sempre fatto a mio marito – spiega la donna a MeridioNews – latelefonata di conforto per accertarmi che il bambino sia stato accompagnato e non sia rimasto in auto. Adesso non sono ancora bene informata sulle possibilità e vorrei farlo prima di scegliere se acquistare un nuovo seggiolino o optare per i dispositivi da integrare al vecchio». 

Infatti, è possibile adeguarsi anche con accessori da integrare ai seggiolini. Per essere validi devono rispettare alcune condizioni: attivarsi automaticamente senza bisogno che il conducente compia ulteriori azioni, dare un segnale di conferma di avvenuta attivazione, e in caso di emergenza attivarsi con segnali visivi, acustici e di vibrazione percepibili all’interno e all’esterno del veicolo. Inoltre, sia per i seggiolini che per i dispositivi è possibile che siano collegati allo smartphone del genitore con una app o tramite bluetooth (che quindi deve essere sempre attivo nel cellulare) per inviare notifiche. «Io lo comprerò su internet – dice Noemi, mamma di una bimba di quasi un anno – perché ho già fatto un giro nei negozi ma non era disponibile. Online i tempi di consegna non sono velocissimi come è di solito ma comunque posso almeno risparmiare qualche euro».

Anche nel caso dei dispositivi da installare sul vecchio seggiolino, infatti, la disponibilità nei negozi etnei sembra essere piuttosto limitata. «Al momento non ne abbiamo – rispondo dal punto vendita Chicco del Centro Sicilia – possiamo ordinarli ma non arriveranno prima del 28 novembre». Impossibile acquistarli anche al Chicco de I Portali dove «la data di arrivo non è certa perché abbiamo avuto molti ordini nelle ultime ore». La scelta di molti genitori sembra essere andata a questa soluzione. «Da noi sono arrivati ieri – dicono dal negozio Chicco di Etnapolis – ma sono già finiti. Se oggi viene a ordinarlo, l’arrivo è previsto per il 2 dicembre ma ogni giorno che passa aumenta il tempo di attesa per la consegna». Assalto anche al Centro bimbi dolce attesa di piazza Tivoli. «Ieri sono finiti tutti, oggi ne sono arrivati altri 15 ma dieci sono già prenotati e se viene tra mezz’ora sicuramente non ne trova nemmeno uno». 

Marta Silvestre

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