La Sicilia, anzi l’Autonomia siciliana, ha acquisito un nuovo storico di polso. Si tratta di Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia di Catania.
Sua una dichiarazione ripiena di saggezza: “I tentativi recentemente propagandati di proporre una Autonomia in termini sicilianistici e con toni velleitari e confusi che evocano rigurgiti di separatismo e indipendentismo rivendicazionista del tutto anacronistici hanno perduto la loro sfida nella storia”.
A parte la prosa ridondante e forse questa sì un po’ confusa, abbiamo la precisa sensazione che Castiglione abbia perduto la sfida con la geografia politica. Nonostante sia stato un eurodeputato, dimentica che l’Europa ha puntato tutto sulle regioni e che appena qualche settimana fa, a Barcellona, i catalani in massa hanno chiesto l’indipendenza. La stessa cosa sta avvenendo in Scozia. Per non parlare del fatto che, negli ultimi anni circa trenta Paesi, o giù di lì, hanno chiesto di ‘disegnarsi’ il proprio futuro in libertà.
A Castiglione ricordiamo una frase di Alexis de Tocqueville: “Chi cerca nella libertà qualcosa che non sia la libertà medesima è nato per servire”.
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