Una villa al mare, un appartamento e la metà delle abitazioni in cui vivono. Questo nel complesso il patrimonio sequestrato a Rosario Cintolo e Silvio Piazza, rispettivamente ex delegato provinciale del Coni ed ex direttore della Scuola regionale dello sport, coinvolti nell’indagine per peculato che ha portato a gennaio scorso all’arresto di Cintolo e al sequestro preventivo delle somme depositate nei conti correnti dei due.
Il danno erariale causato alle casse della Regione e del Coni nazionale è stato quantificato in oltre un milione e 123mila euro per l’ex delegato provinciale e in più di 844mila euro per l’ex direttore. Parallelamente al procedimento penale a carico dei due, la Procura regionale della Corte dei conti è intervenuta per vincolare in via cautelare i beni immobili destinatari del sequestro. Si tratta di case ricadenti nei territori di Ragusa, Santa Croce Camerina, Siracusa e Noto.
L’indagine ha portato, inoltre, all’accertamento di responsabilità riconducibili a istituti di credito, che avrebbero omesso i controlli sulla normatica antiriciclaggio e sull’uso del denaro contante da parte del cliente. Per le banche coinvolte, adesso, il rischio è quello di sanzioni amministrative che vanno da poco più di mille a oltre 41mila euro.
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