C’erano l‘ampia area di sosta, le pistole erogatrici con conta-litri per rifornire sia gli automezzi che i grossi contenitori di carburante, le pompe per l’aspirazione e anche le scorte di gasolio, 70mila litri. Peccato che l’area di servizio scoperta alla zona industriale di Catania dalla Guardia di finanza fosse totalmente abusiva. Le indagini sono partite ieri mattina, quando una pattuglia di servizio si è imbattuta in quattro uomini – tutti residenti nel Catanese – mentre travasavano qualcosa da un autoarticolato a una cisterna. Le forze dell’ordine hanno accertato che i quattro stavano scaricando del carburante che formalmente avrebbe dovuto viaggiare verso la Grecia. Approfondendo i controlli, le fiamme gialle hanno scoperto in un capannone un centro di stoccaggio di prodotti petroliferi.
All’interno della struttura – senza alcuna precauzione antincendio né misura di protezione personale – è stata ritrovata una vera e propria area di servizio. Il valore commerciale del carburante si aggira attorno ai 120mila euro. La sottrazione in termini di imposte sarebbe stata di circa 70mila euro (il 60 per cento dei proventi per un litro è destinato allo Stato). Assieme all’evasione fiscale, ingente anche il danno in termini di concorrenza sleale.
I quattro fermati sono adesso ai domiciliari. Sono accusati di contrabbando di prodotti petroliferi.
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