Schiaffo a Cameron: il Parlamento britannico ‘boccia’ l’intervento militare in Siria

IL PRESIDENTE USA, OBAMA, HA PERSO PER STRADA UNO DEI PIU’ FEDELI ALLEATI

Schiaffo a David Cameron. Il Parlamento britannico ha ‘bocciato’ l’intervento militare in Siria accanto agli Usa. I voti contrari sono stati 285. I voti favorevoli 272. Una secca sconfitta per il Governo inglese che a Westmister cercava la maggioranza. Ma dove ha trovato una secca opposizione.

Insomma, dopo otto ore di dibattito Cameron non ha convinto la maggioranza del Parlamento. A quanto pare perché gli inglesi avrebbero ancora ‘fresco’ il ricordo dell’attacco in Iraq. Allora si disse che Saddam Hussein aveva a disposizione armi per la distruzione di massa. Solo che queste armi non sono mai state trovare.

Cameron si è trovato contro i laburisti, che hanno alzato le barricate. Per non parlare dell’opinione pubblica inglese, che non sembra favorevole a una guerra.

Il segretario britannico alla Difesa, Philip Hammond, ha confermato che, per come si sono ormai messe le cose, il Regno Unito resterà fuori da un’eventuale attacco statunitense alla Siria. Ma ha aggiunto che gli americani, a suo avviso, attaccheranno lo stesso.

A conti fatti, il presidente Usa, Obama, ha perso per strada l’Inghilterra. Non ha l’appoggio dell’Italia, perché il nostro ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha detto che il nostro Paese non interverrà senza l’avallo dell’Onu. Ma l’Onu non ha alcuna intenzione di appoggiare la guerra alla Siria. E non ha l’appoggio della Germania. Gli rimane solo la Francia.  Francois Hollande ha detto che il suo Paese non si tirerà indietro. Ma vuole una “base giuridica”. Cioè una prova che Assad ha usato il gas. Ma temiamo che i francesi si accontenteranno anche di una relazione sul ‘modello iracheno’…

La Gran Bretagna ha sempre affiancato gli Stati Uniti in ogni operazione militare di un certo peso voluta e realizzata da Washington dall’invasione di Panama (nel 1989) in poi.