Tre successi per ricominciare: Daniele Garozzo si lascia alle spalle uno dei periodi più complicati della sua carriera e, a distanza di quasi due mesi dallo pneumotorace che lo ha colpito a inizio ottobre, rientra in pedana raggiungendo i quarti di finale al Grand Prix di fioretto tenutosi lo scorso fine settimana a Torino e valido per la Coppa del Mondo. La corsa dell’atleta acese è stata interrotta dal compagno di nazionale Alessio Foconi, poi giunto terzo: prima dello stop ai quarti di finale, però, Garozzo ha dato buona prova di sé battendo nell’ordine l’ucraino Maksym Haraskyi 15-13, lo statunitense Adam Mathieu 15-10 e il russo Dmitry Rigin 15-13. Ad aggiudicarsi la manifestazione torinese è stato l’atleta a stelle e strisce Alexander Massialas che, nella finalissima, ha battuto il russo Timur Safin 15-13.
Proprio Massialas, uno dei più grandi rivali del fiorettista acese nel corso di questi ultimi due anni, è stato tra i primi a contattare Garozzo dopo l’operazione, per sincerarsi delle sue condizioni. Un mondo, quello della scherma, che si è compattato accanto al campione in difficoltà: «Desidero ringraziare tutti quelli che mi sono stati accanto, in qualunque modo, in questo periodo. Sono stato travolto dall’affetto di migliaia di persone – ha ribadito Garozzo in un comunicato stampa – e andrò in pedana con una grande carica, anche per tutta la gente che mi vuole bene e crede sempre in me. Ho recuperato in fretta, a tempo di record, e questo mi dà grande serenità. Naturalmente so bene che il mio stato di forma non sarà quello ideale, ma la cosa più importante era rispettare la tabella di marcia e così è stato. In questi anni – prosegue Garozzo – sono sempre stato abituato ad andare in pedana con le migliori carte possibili da giocare: per adesso non è così, ma affronto le gare per raccogliere sempre il massimo».
La gara di Torino è stata una grande emozione: «lo è ogni volta che salgo in pedana, figuriamoci per una gara così importante per un italiano, dato che si gioca in casa». Il fiorettista ha anche affidato al suo profilo Facebook una prima riflessione sul rientro alle gare: «Quinto in Coppa del Mondo, ma ieri non era importante la classifica. C’è qualcosa in più: la fine della paura, il sollievo dell’inizio, la speranza del futuro». Sollievo, serenità e fiducia, soprattutto adesso che il peggio sembra passato: «È stato un percorso lungo e doloroso – precisa Garozzo, contattato da MeridioNews – per fortuna grazie all’aiuto di persone molto competenti è passato tutto in fretta. So di non essere al cento per cento, ma sono riuscito a tirare fuori il meglio di ciò che ho».
Il rientro alle gare è chiaramente il primo passo verso il recupero del massimo della forma, ma l’aver bruciato le tappe è un segno importante di come il fisico di Garozzo abbia ben reagito alle operazioni e alla successiva fase di recupero. Considerando il fatto che fino a un mese fa il massimo sforzo compiuto era stata «una passeggiata di mezz’ora», come ci aveva confessato nella precedente intervista, si comprende bene come il percorso di ripresa dell’attività agonistica sia andato oltre le più rosee aspettative. «L’obiettivo principe – ribadisce il fiorettista – è il mondiale del prossimo luglio a Wu Xi in Cina. Per quello, però, c’è ancora molto tempo». La sicurezza è che Garozzo si presenterà all’appuntamento iridato tirato a lucido, come sempre.
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